BRUXELLES – Nuovo round sulle sanzioni domani alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 presso l’Ue (Coreper II). Fulcro della discussione sarà l’undicesimo pacchetto delle misure anti-russe, sul quale la Commissione vorrebbe un primo ok politico entro la metà di maggio. Il dibattito, tuttavia, non si prospetta semplice.
Si tratta, spiegano fonti diplomatiche europee, di un pacchetto inedito nella storia delle sanzioni europee, che punta per la prima volta sulle misure anti-elusione, con il coinvolgimento dei Paesi terzi e non solo gli Stati membri dell’Ue. E, in primis dalla Germania, sarebbero state già mosse alcune riserve: Berlino punterebbe a focalizzare le sanzioni non sui Paesi terzi ma sulle imprese dei Paesi terzi, magari con una clausola ad hoc da far firmare alle aziende sulla non possibilità di esportare a Mosca i prodotti europei importati.
Fonti europee hanno osservato che “alcuni Stati membri riconoscono le conseguenze di politica estera molto significative” legate all’undicesimo pacchetto. Un pacchetto che, hanno spiegato le stesse fonti, già nel fatto che sia stato proposto rappresenta un segnale da avvertimento per i Paesi terzi.
La richiesta di una valutazione più approfondita arrivata dalla Germania è guardata con interesse anche dall’Italia, soprattutto per la portata di novità che potrebbe portare l’undicesimo pacchetto. Da alcune cancelliere, inoltre, è arrivata la richiesta di valutare se sia opportuno accrescere il ruolo del Consiglio su questo tipo di misure.