BRUXELLES – Il piano di azione dell’Ue “non introduce un divieto di pesca a strascico ma reputiamo necessario prevenire che le aree marine protette subiscano l’impatto di pratiche di pesca dannose”. Lo ha detto il commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, intervenendo nel dibattito in Plenaria sugli interventi di Bruxelles nel settore degli oceani e della pesca. “Sono fiducioso che riusciremo a trovare consenso sugli obiettivi del nostro piano d’azione e sull’approccio” , ha aggiunto il commissario europeo spiegando di attendersi che i 27 “rispettino i loro impegni politici sulla tutela ambientale”.
“Il Commissario ha sminuito la portata che il documento politico è destinato ad avere sui futuri regolamenti europei, insistendo nell’affermare che il Piano non é un provvedimento legislativo vincolante per gli Stati“. Lo rileva l’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura, commentando le dichiarazioni del Commissario Sinkevicius. Nel ribadire la mancanza di fiducia su tali rassicurazioni, l’Alleanza chiede “che il Piano venga emendato nei suoi contenuti più pericolosi che minacciano il futuro della pesca europea, sollecitando un incontro con la direttrice Vitcheva della DG Mare in cui poter entrare nel merito e avanzare proposte”. L’Alleanza ha poi fatto notare come siano stati numerosi gli interventi che hanno denunciato la insostenibilità del bando dello strascico dai mari europei a cui il Piano di azione apre la strada all’ampliamento dei divieti nelle aree marine soggette a protezione entro il 2030.