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La Commissione europea sul presunto attacco del drone al Cremlino: “Non sia un pretesto”

BRUXELLES – “Siamo a conoscenza delle affermazioni delle autorità russe sui presunti attacchi di droni che avrebbero colpito il Cremlino e stiamo cercando di ottenere maggiori informazioni su ciò che è realmente accaduto”. Lo ha fa sapere all’ANSA Peter Stano, portavoce del servizio di azione esterna dalla Commissione europea reagendo al video circolato su vari canali Telegram, e ripreso tra l’altro dalle testate dell’opposizione russa Dozhd e Meduza, che mostra la possibile esplosione di un drone sopra la cupola del palazzo del Cremlino avvenuto secondo il servizio stampa presidenziale nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 maggio.

Nelle immagini si vede un oggetto bianco precipitare verso la cupola e poi esplodere. Il video è accompagnato dalla didascalia ‘Moment udara’, il momento dell’attacco. “Presunti attacchi con i droni non devono essere usati come pretesto per un’ulteriore escalation della continua aggressione della Russia al di fuori dei suoi confini”, ha aggiunto Stano. 

Imputando l’attacco alle attività di guerriglia delle forze di resistenza locali, su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che “l’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi sul territorio della Federazione Russa”, perché “non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili”.

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