Il differenziale tra Btp e Bund è tornato sotto 200 punti, facendo segnare 199,1 intorno alle 14, rispetto ai 205,5 punti della chiusura del giorno precedente. Aveva sorpassato i 200 punti dal 6 maggio. Il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,020%, rispetto al 3,22% della chiusura giorno prima.
Il Bitcoin ancora in calo. La criptovaluta perde il 3,1% a 29.992 dollari, scendendo per la prima volta dal luglio 2021 sotto quota 30.000 dollari. Dal picco dello scorso novembre il Bitcoin ha perso oltre il 55%.
Restano in rialzo le principali Borse europee a metà seduta, pur frenando leggermente, e sono positivi i contratti sui future a Wall Street, mentre la Camera Usa va verso l’approvazione di nuovi finanziamenti per inviare armi all’Ucraina e il presidente, Joe Biden, incontrerà il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, all’indomani di una seduta dove anche lo S&P 500 è sceso verso il “mercato orso”, perso il 20% dal record del gennaio scorso. Si alza il prezzo dell’oro (+0,25%) a 1.863 dollari l’oncia e in Europa, nel 76/o giorno di guerra in Ucraina, la Piazza migliore è Milano (+1,2%), seguita da Francoforte (+1,1%), mentre in Germania, l’indice Zew a maggio è risultato sopra le attese, in miglioramento rispetto ad aprile, Madrid (+0,9%) Parigi (+0,5%) e Londra (+0,4%). Lo spread Btp Bund è sceso a 200 punti, col rendimento del decennale italiano al 3,024%. Si accentua il calo il greggio (wti -1%) a 102,5 dollari al barile e il brent a 104,7 dollari. Il prezzo del gas naturale è in calo, con i future ad Amsterdam (-2,56%) a 91,5 euro al MWh. L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna lo 0,9%, trainato dalla finanza. Forti le banche, con esempi come Unicredit (+5,6%), Bper (+9,3%), il giorno dopo i conti, e Banco Bilbao (+4,1%), e eccezioni come Kbc (-9,1%). Guadagni nel trasporto aereo e nella logistica, con esempi come Deutsche Post (+3,8%) e Royal Mail (+2,3%). Bene le auto, a iniziare da Volvo (+2,6%) e Mercedes (+1,8%). In rosso molti petroliferi, come Equinor (-3,7%), Repsol (-2,4%) e Saipem (-6,9%), annunciato entro l’estate l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro.
Ulteriore calo per il gas sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures al giugno del 2022 cedono l’1,9% a 92 euro al MWh. Un prezzo molto vicino agli 87,58 euro dello scorso 23 febbraio e che segna il minimo dopo i 91,23 euro dello scorso 25 febbraio, giorno successivo all’avvio dell’attacco della Russia in Ucraina, quando il gas balzò a 129,92 euro al MWh. Da allora le quotazioni del gas naturale hanno raggiunto il minimo di 93 euro lo scorso 25 aprile.
Proseguono anche oggi le festività per la vittoria della Seconda Guerra Mondiale in Russia, con la conseguente chiusura della Borsa di Mosca. In rialzo il rublo a 69,51 sul dollaro, mentre appare stabile nei confronti dell’euro, con un concambio di 73,38 sulla moneta unica.