Titoli di Stato in tensione con i rendimenti in rialzo, dopo le decisioni della Fed ed in vista delle prossime mosse della Bce. Lo spread tra Btp e Bund sale a 205 punti base, rispetto ad un avvio stabile a 200 punti. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,19%. In aumento anche i tassi dei Paesi ‘periferici’ con quello spagnolo al 2,25% e quello greco al 3,56%.
Le Borse europee avviano in terreno negativo la prima seduta della settimana. Gli investitori concentrano la loro attenzione sull’economia globale che rallenta mentre continua la guerra in Ucraina.
La Borsa di Milano (-0,3%) prosegue in calo, in linea con gli altri listini europei. A Piazza Affari scivola Tim (-2,1%) mentre vola Leonardo (+4,4%). Cellularline continua a non fare prezzo dopo la proposta di Esprinet (+0,8%) di rilevare la società attraverso un’opa. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 205 punti con il rendimento del decennale italiano che sale al 3,2%. In ordine sparso le banche con Intesa e Banco Bpm (-1%), Bper (+0,1%), nel giorno del conti, Mps (+1,1%) e Unicredit (+0,9%). In terreno negativo il comparto dell’automotive con Iveco (-1%), Ferrari (-0,6%), Pirelli (-0,7%), Cnh (-0,4%), piatta Stellantis (-0,03%). In terreno positivo l’energia e le utility con l’andamento del petrolio e del gas. In rialzo Saipem (+1,3%), Tenaris (+1,2%), Eni (+0,9%). Bene anche Hera (+1%), A2a (+0,6%), mentre sono in calo Erg (-0,3%) e Enel (-0,6%). (ANSA).