Inizierà tra poche ore a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale. Atteso il discorso del presidente Putin, che ieri in un messaggio inviato ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk ha detto di combattere contro la “feccia nazista. E come nel 1945, vinceremo”. La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale”, ha ribattuto il presidente ucraino Zelensky. Di Maio: “Qualsiasi cosa dirà Putin, dobbiamo rispondere uniti e con fermezza con un’escalation diplomatica”. Oggi è anche la Festa dell’Europa. Gentiloni: “teniamocela stretta”.
Mentre gli occhi del mondo sono tutti orientati sulla Piazza Rossa di Mosca, celebrazioni per il Giorno della Vittoria sono previste in tutta la Russia e nella città dell’estremo oriente russo di Vladivostok sono già iniziate. Lo riporta la Bbc, pubblicando alcune foto della parata. Si vedono una folla di cittadini, molti con in mano cartelli con le foto dei parenti che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale, la sfilata dei soldati con la bandiera dell’Urss e il passaggio dei mezzi militari.
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perchè “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Jill Biden e Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.