BRUXELLES – Regole più severe per il digitale, tra cui l’obbligo per le grandi piattaforme di allinearsi agli standard Ue, maggiore tutela della concorrenza e un meccanismo vincolante per contrastare la diffusione dei contenuti illegali sul web. Sono alcune delle principali richieste approvate dal Parlamento Ue a larga maggioranza contenute in due distinte relazioni di iniziativa legislativa e una non legislativa per orientare la Commissione Ue nella stesura del suo Digital Services Act (Dsa), atteso a dicembre.
“Tutti i fornitori di servizi digitali stabiliti in paesi terzi devono aderire alle regole” europee quando la loro attività è rivolta “anche a utenti in Ue”, sostengono gli eurodeputati, secondo cui serve un giro di vite sui contenuti illegali online, con la creazione per esempio di un meccanismo vincolante di notifica e organismi nazionali per i risarcimenti.
“Le piattaforme non dovrebbero utilizzare forme di controllo ex ante dei contenuti”, avvertono i deputati. Internet deve poi essere più sicuro per i consumatori: “il principio ‘ciò che è illegale offline è illegale anche online’, così come la protezione dei consumatori e la sicurezza degli utenti, dovrebbero rappresentare i ‘principi guida’ del Dsa”, sottolinea il Pe. E’ inoltre necessario “rendere gli utenti meno dipendenti dagli algoritmi” per quanto riguarda ad esempio le pubblicità mirate.