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Unione Europea

Stretta collaborazione Italia-Ue sul piano per il Recovery Fund

BRUXELLES – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ed il premier Giuseppe Conte “hanno accolto con favore la stretta e continua cooperazione tra l’Italia e la Commissione nella preparazione del piano italiano di ripresa e resilienza prima della sua presentazione”. Si legge in una nota congiunta sul colloquio di oggi tra i due leader, pubblicato dalla Commissione europea. “Entrambe le parti – prosegue il comunicato – hanno convenuto che questo piano rifletterà riforme ambiziose e un programma di investimenti per una crescita più verde, più digitale e inclusiva a beneficio degli italiani, in particolare delle giovani generazioni”. 

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ed il premier Giuseppe Conte “ritengono che la salute sia un bene globale comune e una responsabilità/risorsa dell’intera società. In un mondo sempre più interdipendente, la salute di un Paese determina quella di un altro, indipendentemente dalla posizione geografica. I virus non rispettano i confini. Ciò richiede responsabilità e solidarietà da parte di tutti. L’esperienza mostra che andare da soli è semplicemente controproducente nel breve e nel lungo periodo“, si legge ancora nella nota congiunta dopo la videoconferenza tra i due leader. “Il coordinamento internazionale deve essere migliorato alla luce dell’esperienza Covid-19. Un migliore coordinamento dovrebbe contribuire alla prevenzione delle minacce epidemiche. Attraverso la revisione delle normative internazionali, dovrebbe essere ottenuta una migliore gestione delle minacce sanitarie transfrontaliere.

Conte e von der Leyen hanno sottolineato “la necessità di un passaggio dalla protezione della salute attraverso le cure, alla sua salvaguardia attraverso la prevenzione, la preparazione, e la resilienza”. Dal punto di vista digitale, i due leader hanno convenuto che “è necessario migliorare la sorveglianza internazionale, la raccolta di dati e i sistemi di allerta precoce. I dati devono essere condivisi a livello transfrontaliero con reciproca trasparenza sulle minacce identificate e sulle capacità di risposta disponibili”. Inoltre “la vera preparazione richiede investimenti sostenuti. Occorre garantire un ‘cuscinetto’ per le emergenze, un investimento con un ottimo ritorno in tempi di crisi. Il modello produttivo globale per i prodotti sanitari deve essere analizzato, poiché è necessario evitare la carenza di beni essenziali per una risposta rapida ed efficace. Non dovrebbero esserci restrizioni all’esportazione di soluzioni sanitarie strategiche o essenziali (dispositivi di protezione o materie prime per contromisure farmaceutiche). Infine, la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di altre malattie non dovrebbero essere interrotti durante le emergenze legate alla salute”.

I due leader hanno parlato anche di politica migratoria, convenendo che “l’Europa ha bisogno di un sistema di gestione della migrazione prevedibile, equo e resiliente, con il giusto equilibrio tra condivisione delle responsabilità e solidarietà, e la piena protezione dei valori europei e dei diritti fondamentali, compreso il diritto di asilo. E si sono impegnati a lavorare insieme in questa direzione sulla base delle proposte della Commissione per il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo”. Si legge in una nota congiunta della videoconferenza tra i due leader, pubblicata dalla Commissione europea. Von der Leyen e Conte “hanno sottolineato la necessità di concordare un approccio europeo sostenibile alla ricerca e al salvataggio in mare” e “l’importanza di impegnarsi con i Paesi partner, in particolare in Africa, per affrontare tutti gli aspetti della migrazione. Hanno elogiato i recenti esempi di cooperazione tra l’Italia, la Commissione e altri Stati membri su questo tema, ad esempio attraverso la Conferenza dei ministri dell’interno degli Stati membri dell’Ue e dei partner africani o la missione congiunta in Tunisia. Si sono impegnati a un’ulteriore stretta cooperazione a questo riguardo”.

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La presidente della Commissione europea e il premier “hanno anche fatto il punto sulle trattative Ue-Regno Unito. Hanno convenuto che i negoziati dovrebbero essere intensificati per trovare soluzioni alle questioni aperte. Hanno convenuto che non c’è tempo da perdere. Hanno ribadito l’obiettivo dell’UE di raggiungere un accordo, ma non a qualsiasi prezzo, e la necessità di un’attuazione piena e tempestiva dell’accordo di recesso“. 

In mattinata von der Leyen aveva inviato un messaggio all’Italia su Twitter. “Oggi – ha scritto – avrei dovuto assistere alla cerimonia si Sant’Egidio, per la pace, a Roma, col Pontefice ed altri leader di fedi mondiali. Purtroppo non ci sarò. Sono in autoisolamento. Invio tutti i miei pensieri e le mie preghiere. Per superare il coronavirus e le altre minacce globali, dobbiamo aiutarci a vicenda”. La presidente si trova in Germania, in autoisolamento, una misura volontaria e precauzionale per evitare qualsiasi rischio, e non è in quarantena ai sensi del protocollo belga sul Covid-19, ha chiarito il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer, rispondendo ad alcune domande. Von der Leyen aveva lasciato il vertice dei leader Ue, giovedì scorso, dopo essere stata informata che un membro della suo front-desk era risultato positivo al test del Coronavirus. 

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