BRUXELLES – “Sosteniamo la posizione del Consiglio sulla tassazione delle transazioni finanziarie, sempre più cruciali con il Recovery Fund per evitare un indebitamento eccessivo dei Paesi Ue in futuro. E’ una questione di giustizia sociale ed equità, ma anche di stabilità finanziaria per la ripresa economica”. Così Luca Visentini, segretario generale della Confederazione Ue dei sindacati (Etuc), all’ANSA commenta l’azione dei sindacati Ue sulla giustizia fiscale alla vigilia del Consiglio Europeo. In particolare, i sindacati Ue sostengono la necessità dell’introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie – oltre alle tasse transfrontaliere per le industrie inquinanti e la digital tax per i giganti del web – per creare un sistema di risorse proprie dell’Ue indispensabile per finanziare il piano Next Generation Eu e sul quale attualmente è battaglia tra gli stati Ue.
Durante il social summit. ha detto ancora Visentini, “abbiamo fatto appello a Charles Michel, Angela Merkel e Ursula Von der Leyen per prolungare le misure di emergenza per le imprese e i lavoratori sospesi dal lavoro, oltre 40 milioni, per il Covid-19”.
In Germania le misure sono state estese fino alla fine del 2021, in Italia fino a Natale e si sta discutendo sul prolungamento. “Abbiamo chiesto il finanziamento Sure anche per il prossimo anno e che il Recovery Fund si concretizzi velocemente e con elementi di equità e sostenibilità”, ha aggiunto Visentini. “Al momento è piuttosto assente la dimensione sociale, si deve puntare di più su innovazione, sostenibilità e posti di lavoro”.
Durante la riunione la presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, ha risposto all’appello di Etuc e ha confermato la necessità di un forte coinvolgimento delle parti sociali per la ripresa economica. Ed anche Charles Michel, in un incontro bilaterale, avrebbe espresso l’intenzione di spingere per il varo di un nuovo sistema di risorse proprie.