(di Silvana Bassetti) (ANSA) – GINEVRA, 27 SET – Con quasi il 62% di voti contrari, gli svizzeri hanno bocciato l’iniziativa della destra sovranista contro l’immigrazione che avrebbe condotto il Paese, benché non membro dell’Ue, ad una sorta di Brexit in salsa elvetica. Promosso dall’Unione democratica di centro (Udc), primo partito svizzero, il referendum chiedeva di porre fine all’accordo sulla libera circolazione delle persone tra Svizzera ed Unione europea e stabiliva che “la Svizzera disciplina autonomamente l’immigrazione degli stranieri”.
Il No al testo ha prevalso in tutti i cantoni tranne che in Ticino (53,1% di Sì), Svitto, Glarona e Appenzello Interno. In caso di vittoria dei Sì, i lavoratori europei non avrebbero più potuto avere libero accesso al mercato del lavoro elvetico e si sarebbe tra l’altro innescata la cosiddetta ‘clausola ghigliottina’ che lega tra loro i sette accordi raggiunti nel 1999 tra Berna e Bruxelles che consentono all’economia svizzera un ampio accesso al mercato unico: se uno di questi accordi cade, anche gli altri sono abrogati.
Il governo aveva fatto campagna contro l’iniziativa dell’Udc, con la ministra della Giustizia Karin Keller-Sutter che aveva messo in guardia gli elettori dalle gravi conseguenze sull’economia del Paese e sui rapporti con l’Ue, principale partner della Confederazione. L’Udc, che ha fatto del contrasto all’immigrazione il suo cavallo di battaglia, ha incassato la sconfitta: “È una domenica nera per le persone che si aspettavano una soluzione ad un problema”, ha affermato Marco Chiesa, presidente nazionale dell’Udc. Sul fronte opposto, il leader del gruppo socialista alle Camere Roger Nordmann ha osservato che “la grande maggioranza degli svizzeri vuole tutelare un modello che funziona bene da 20 anni”.
Sollievo è stato espresso anche dalla Confindustria locale, dalla commissione Ue e da Paolo Gentiloni: “Vince il no alla proposta di limitare la libera circolazione delle persone. Bella domenica democratica ed europea nel Paese dei referendum”, ha scritto in un tweet il commissario all’Economia.
Come sei anni fa, quando gli svizzeri accettarono a sorpresa l’iniziativa ‘Contro l’immigrazione di massa’ promossa ancora dall’Udc, il partito di destra si è trovato da solo contro tutti a fare a campagna. Ma contrariamente a quanto accadde nel 2014, l’immigrazione non è più al centro delle preoccupazioni degli elvetici e la proposta non ha fatto breccia. Gli elettori hanno inoltre approvato oggi un congedo paternità pagato di due settimane (60,3% di voti a favore) e l’acquisto di nuovi aerei da combattimento (50,1%). Bocciati invece l’aumento delle deduzioni fiscali per le cure dei figli da parte di terzi ed una nuova legge sulla caccia.