BRUXELLES – Colmare il gap digitale tra gli stati membri nel mondo dell’istruzione deve essere una priorità immediata. La Commissione Ue deve investire in infrastrutture e attrezzature digitali, in particolare nelle zone isolate e rurali. E’ quanto chiedono con una risoluzione gli eurodeputati della Commissione Cultura del Parlamento Europeo. Durante il lockdown, denunciano gli europarlamentari, il 32% degli alunni in alcuni Paesi non ha avuto accesso all’istruzione per diversi mesi.
“La pandemia ha fatto venire alla luce creatività e ingegno e allo stesso tempo ha portato a galla divari profondamente preoccupanti in termini di accesso e qualità dell’istruzione.- ha affermato la relatrice e presidente della commissione Cultura, Sabine Verheyen dei Popolari Europei (Ppe)- Il divario digitale sta aggravando le disuguaglianze esistenti e lasciando indietro coloro che sono già svantaggiati”.
Inoltre gli eurodeputati criticano i tagli nel bilancio pluriennale a programmi come Erasmus plus, Horizon Europe e l’European Social Fund Plus e ribadiscono, invece, la richiesta di triplicarne i fondi rispetto al quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Infine riguardo al piano Ue per l’istruzione, gli eurodeputati sottolineano che si deve definire una strategia concreta per le competenze digitali e garantire il riconoscimento reciproco automatico di qualifiche, diplomi e periodi di studio all’estero entro il 2025 al più tardi.