CERNOBBIO – Cernobbio riscopre l’Europa come unica, vera strada percorribile per curare le ferite che il Covid-19 ha lasciato dietro di sè con le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella che fanno breccia nella platea del Forum Ambrosetti. E su questa traccia oltre il 90% dei manager, presenti a Villa d’Este e collegati da tutto il mondo, ritiene che l’Italia, per superare l’onda lunga della pandemia, debba avvalersi del Mes. Anche perché “ci vorranno almeno altri due anni prima che l’attività economica raggiunga i livelli pre-crisi”. E a dirlo è proprio il direttore generale del Meccanismo Europeo di Stabilità, Klaus Regling nel suo speech l’economista tedesco ricorda come si stia “vivendo di gran lunga la crisi più grave” che “abbiamo avuto da molti anni. L’entità del danno – osserva – è diversa da qualsiasi cosa che abbiamo visto nella nostra vita” tanto che “tutte le previsioni ci dicono che l’Europa registrerà quest’anno la recessione più profonda in un secolo”.
Altro tema centrale del dibattito della seconda giornata è il Recovery Fund su cui emerge piena fiducia. Un percorso da usare però con intelligenza. “Se si pensa che una riduzione generalizzata delle tasse può essere l’obiettivo di questo piano di ripresa si commette un grave errore”, avverte il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, in una intervista al Tg3, a margine dei lavori. “Poi – aggiunge – se alcune riforme comportano anche delle riduzioni fiscali questo è altro discorso”. E lo stesso Gentiloni sottolinea a Rainews 24 che sul Recovery Fund “molto dipende dalle prossime mosse dei Paesi, tra le prime ci sono i piani nazionali che non devono sprecare questa straordinaria occasione”. Un punto che è ribadito anche del ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire che in video collegamento da Parigi, rileva come il “pacchetto” messo a punto sia “l’espressione concreta della solidarietà europea per garantire che nessuno rimanga indietro nella ripresa”. Il “rischio” che i paesi europei avviassero la ripresa a velocità diverse “è stato evitato, ora stiamo andando nella stessa direzione”, afferma ancora Le Maire che si dice “fermamente convinto che l’Europa sarà più forte dopo questa crisi”. La strada è tracciata ma per percorrerla più agevolmente “almeno per il 2021 ci vorrà una politica di bilancio espansiva in Europa”, rileva ancora Gentiloni che invita a “decidere un rientro alle regole comuni nel momento giusto”.