BRUXELLES – Il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa critica Mosca per la mancanza di misure prese per rimediare alle violazioni dei diritti di Alexei Navalny indicate dalla Corte di Strasburgo in due sentenze di condanna della Russia nel 2018 e 2019. Le violazioni riguardano il diritto a manifestare pacificamente e la libertà d’espressione, gli arresti, detenzioni, e condanne inflitte a Navalny per averli esercitati. Nella decisione l’organo esecutivo “prende nota con preoccupazione delle recenti lagnanze di Navalny sulle continue interferenze con la sua libertà di manifestare, che hanno incluso ulteriori arresti e condanne che suppongono il carcere”. Inoltre il comitato dei ministri ricorda che “la Corte di Strasburgo ha stabilito che le violazioni sono state politicamente motivate e ha di conseguenza richiesto alle autorità di agire con urgenza per garantire che Navalny possa esercitare il suo diritto a manifestare pacificamente e quello della libertà d’espressione”. Per questo il comitato dei ministri chiede a Mosca di fornire entro il 30 novembre informazioni sulle misure che intende prendere in tal senso.
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