Con l’avanzare della pandemia, SkyTg24 ha cambiato non solo l’offerta, ma anche le modalità di produzione fino ad arrivare ad un tg realizzato interamente da casa per buona parte del lockdown. Oggi è in smart working metà della redazione e continuerà a restarci per i prossimi mesi. “A marzo abbiamo prima mandato una parte dei colleghi in smart working, diradando le presenze in redazione – racconta all’ANSA il direttore Giuseppe De Bellis -. Poi, per essere coerenti con la richiesta delle autorità di rimanere nelle proprie abitazioni, abbiamo deciso di realizzare un tg tutto da casa, cosa che è andata avanti dal 3 aprile alla fine del lockdown. E’ stata una sfida nuova e entusiasmante”. “Nessuno è entrato nelle case dei conduttori, che hanno montato da soli le attrezzature, allestite poi a distanza – ricorda ancora -. C’è stato un grande impegno, ma ovviamente si tratta di una modalità che si può attuare solo in condizioni di emergenza. Il pubblico ha capito le difficoltà, tollerando ad esempio i collegamenti via Skype, unica modalità possibile in quella fase. Ora siamo ancora al 50% in smart working e continueremo ad esserlo anche nei prossimi mesi. Sarà il tempo a decidere quello che di questa modalità di lavoro potrà rimanere in futuro”. “La pandemia – sottolinea De Bellis – ha avuto effetti importanti anche sul mondo dell’informazione, determinando un’accelerazione di processi già in atto, ma non credo che modificherà il corso della storia. Chiunque può fare informazione, ma questa fase ha dimostrato che chi tratta con serietà le notizie viene apprezzato. La sfida del futuro è mantenere autorevolezza e avere una propria identità, per essere riconoscibili dal pubblico”. “Il bisogno di informazione cresce e il consumo si sta modificando, cambiano le fasce orarie di ascolto e le modalità – prosegue -. L’on demand avrà un peso sempre maggiore anche per l’informazione, per questo abbiamo investito tanto sull’interconnessione tra tg e digitale”. Anche il palinsesto ha subito variazioni e alcune novità resteranno in piedi nella stagione alle porte. “Resterà in onda il format “I numeri della pandemia”, l’appuntamento delle 18 per analizzare l’evoluzione dell’emergenza”. Continuerà anche il progetto nato in pieno lockdown per ragionare su quello che accadrà dopo la pandemia. “Da inizio ottobre prenderà il via il programma “Idee per l’oggi”, condotto da me, con ospiti italiani e internazionali, soprattutto pensatori. Sarà un luogo di confronto, per capire se le idee nate nel lockdown hanno applicazioni concrete o meno”. Altro grande appuntamento dell’autunno sono le elezioni regionali e il referendum. “Li racconteremo con programmi ad hoc – spiega il direttore di SkyTg24-. Dal 7 settembre alle 20.30 andrà in onda “Tribù”, il nostro format pre-elettorale che ha debuttato con passate elezioni europee”. “Ancor di più che in passato è difficile fare previsioni sulla situazione politica – aggiunge De Bellis -. Saranno il ritorno a scuola e la gestione della pioggia di milioni che arriverà sull’Italia a decidere il futuro del governo e della legislatura. Non credo che l’esito delle elezioni regionali possa avere ripercussioni immediate, ma un dibattito nel post elezioni ci sarà per capire come si distribuiranno pesi e contrappesi nella maggioranza e nell’opposizione”. Poi toccherà alle presidenziali in Usa. “Il 4 ottobre prenderà il via uno speciale quotidiano sulle elezioni americane, che sono per me una priorità assoluta – annuncia De Bellis -. Andrà in onda in un orario serale, con i nostri inviati sul campo. Lo studio centrale sarà a Milano, ma vorremmo allestire anche uno studio in Usa per ambientare in loco una parte dell’analisi, oltre che la cronaca”. In palinsesto, con piccole novità, anche tutti i format lanciati a settembre dell’anno scorso, da “Start” a “Timeline”. Prosegue anche la stagione di “Vite”, che da settembre tornerà con nuove puntate.
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