Tra marzo e aprile, l’estate 2020 sembrava non dovesse arrivare mai, spazzata via dal coronavirus e da una pandemia a livello globale, segnata da quarantene e lockdown. In quei giorni di chiusura, fisica ma anche mentale, è nata La Storia Infinita, il nuovo singolo – in uscita il 28 agosto – dei Pinguini Tattici Nucleari, la band bergamasca che ha travolto l’Ariston all’ultimo festival di Sanremo con la sua carica di entusiasmo e divertimento e con una canzone, Ringo Starr, piazzatasi al terzo posto e rimasta per mesi in cima alle classifiche.
“In quei giorni di solitudine e di sofferenza, ho immaginato cosa potesse significare non poter vivere la stagione calda e allora ho messo insieme le immagini di tante estati passate, le mie, ma che sono anche quelle di tutti, per un grande omaggio – racconta Riccardo Zanotti, l’estroverso frontman del gruppo -: l’estate del primo bacio, l’estate di quando a 9-10 anni mi sono perso in un campeggio in Croazia per un giorno intero, tutte le estati che hanno rappresentato dei giri di boa”.
L’estate poi è arrivata comunque, “e forse l’abbiamo vissuta in maniera troppo spensierata. Sarà che io sono di Bergamo e la situazione da noi è stata particolarmente dura, ma la cosa che mi fa più paura è un nuovo lockdown e che i miei familiari, i miei nonni, possono essere in pericolo”, aggiunge Riccardo, poco star, molto piedi in terra.
La Storia Infinita non lesina riferimenti alla musica, alla televisione, al cinema. A partire dal titolo che riprende il film del 1984. “Più che alla storia il riferimento è a un’idea: alla spensieratezza di quando ragazzino ho visto e amato quel film e altri come i Goonies o Harry Potter”. Ci sono poi citazioni da tante canzoni di estati passate, da Wonderwall degli Oasis a L’estate sta finendo dei Righeira fino a Manu Chao. E spunta anche la serie cult Stranger Things, alla quale si ispira il video del brano.
Il coronavirus ha rivoluzionato i piani dei Pinguini, orgogliosamente anti-star, che dopo il successo di Sanremo erano pronti a raccogliere i frutti di anni di gavetta. “Abbiamo avuto un mese per renderci conto dell’impatto del festival, poi si è fermato tutto. Avevamo un tour nei palasport – rimandato a ottobre – che rappresentava un punto di svolta per noi, per dimostrare il nostro valore al mondo mainstream. Ci siamo arrabbiati, ci siamo sentiti derubati quando ancora non era chiara la gravità della situazione, poi le priorità sono cambiate… siamo pronti a tornare appena ci saranno le condizioni. Ma senza forzature, primo perché siamo di Bergamo e siamo consapevoli di ciò che è successo, secondo perché seguiamo le regole che ci verranno date”. In parte il covid-19 ha impattato anche con la consapevolezza dell’essere artisti. “Lo sapevamo già, ma ci siamo resi conto in modo tangibile di come la musica sia importante per la gente – continua il 25enne, che a livello personale ha sentito sfumare un po’ di innocenza -: abbiamo ricevuto centinaia di messaggi, che ci dicevano come la nostra musica aiutava a vivere. E allora cominci a sentire il peso del tuo ruolo pubblico, anche continuando a essere te stesso. Di certo non ci sentiamo paladini di non so cosa e a farci restare con i piedi per terra è il rapporto franco e diretto tra noi”. Sanremo è stato davvero il punto di non ritorno, la porta spalancata su una popolarità che la band ancora non aveva. “E’ stato impegnativo, soprattutto per me che sono un ansioso. Ci siamo andati da ragazzi di paese, ma ci ha dato grandi soddisfazioni. Evidentemente siamo più sanremesi di quello che pensiamo. Mi piacerebbe tornarci, ma magari non subito. Oppure potrei presentare”, dice scherzando, ma neanche troppo, Zanotti, che non nasconde il fascino esercitato dalla tv su di lui.
“Qualche proposta è arrivata, ma per ora non si è concretizzato nulla. Mi piacerebbe una collaborazione con Cattelan o un programma alla Stefano Bollani, il musicista più bravo che abbiamo in Italia”.
Per ora, i Pinguini – che hanno già qualche canzone pronta (“forse uscirà un ep, vedremo”) – sono attesi domani al festival di Castrocaro, venerdì a Imaginaction a Forlì, il 29 a Musicultura a Macerata, il 6 settembre al concerto in live stream Heroes dall’Arena di Verona.
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