Una calo del Pil ”senza precedenti’: nel secondo trimestre del 2020 l’economia dell’Ocse, che riunisce i principali Paesi industrializzati, si è contratta del 9,8% contro l’1,8% dei primi tre mesi dell’anno. Lo annuncia l’Ocse in una nota nella quale spiega che il dato, dovuto all’introduzione delle misure di contenimento del coronavirus Covid 19, registra “la più grande caduta mai registrata dal Pil dell’area Ocse, significativamente maggiore del -2,3% segnato nel primo trimestre del 2009, nel picco negativo della crisi finanziaria”.
Il Pil è “caduto in modo maggiormente drammatico” nel Regno Unito, che ha segnato un calo del 20,4%, seguito dalla Francia (-13,8) e, nella terza peggiore posizione, dall’Italia (-12,4%). Negli Usa, che domani renderanno noti gli ultimi dati di Pil, viene stimato un calo appena meno forte: -9,5%.
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