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Katherine Langford, ragazzi siate fedeli a voi stessi

 Dalla serie, già piccolo cult, Tredici, che tratta temi come la depressione e il suicidio adolescenziale al mito di Artù riletto in chiave femminile nella serie fantasy Cursed ( per cui ha firmato anche una canzone come autrice e interprete I could be your king), nuovo grande successo per Netflix, passando per film come Cena con delitto.
    L’australiana Katherine Langford, classe 1996, è uno dei nomi emergenti di Hollywood e nell’incontro via streaming con Giffoni, nel quale risponde alle domande di ragazzi di vari Paesi, dimostra di tenere i piedi ben saldi per terra. “Ho sempre avuto un’inclinazione verso l’arte, la musica, la recitazione; a quattro – cinque anni, scrivevo poemi in forme di canzoni – racconta -. Ma vivendo a Perth, una città che non ha forti legami con l’industria del cinema e non conoscendo nessuno in questo mondo ci ho messo un po’ per comprendere che sarebbe potuta essere la mia strada. L’ho capito quando a 17 -18 anni mi sono messa a fare tre lavori per pagarmi le lezioni di recitazione e mi sono presa la responsabilità delle mie scelte”.
    Allora “nella mia testa è diventato un percorso da seguire con determinazione”. Come fonte d’ispirazione “guardavo a Kate Winslet, Michelle Williams e Carey Mulligan, di cui amo così tanto il lavoro ma anche ad attrici australiane che hanno realizzato la stessa strada, dimostrando che non era un sogno impossibile, come Nicole Kidman, Cate Blanchett, Rose Byrne e Margot Robbie”. A un giovane aspirante attore “consiglierei, se ama questo lavoro ed è la sua passione, di non lasciarsi scoraggiare dai no e restare fedele a se stesso, di non farsi cambiare da nessuno. Quello che sei ed è speciale in te è anche quello che troveranno speciale anche gli altri”.
    Nella serie che l’ha lanciata, Tredici è centrale il tema della salute mentale, un argomento “che mi ha sempre interessato e che tutti dovremmo conoscere a fondo, abbiamo tutti da imparare molto l’uno dall’altro”. Quando le chiedono che consiglio darebbe a una persona depressa, lei spiega che è difficile immaginarlo “perché ogni lotta interiore è personale e unica. Io certo non sono un’esperta ma proverei a ricordare alla persona che c’è vita dopo un momento buio e che non è sola”. Come attrice “ogni ruolo ti lascia qualcosa e tutti quelli che interpreto hanno per me un forte significato. Questo diventa ancora più importante quando interpreti una parte che va oltre l’intrattenimento e ha un qualche tipo di rilevanza sociale. Hannah (in Tredici) è stato un po’ il mio debutto e nella storia si affronta un argomento che sento molto. E’ lo stesso “con Leah in Love, Simon (dov’era una delle amiche del protagonista omosessuale). Essere parte di una delle prime teen romantic comedy con protagonisti gay è stato entusiasmante. Di Cursed (dove interpreta Nimue, destinata a diventare la dama del Lago), ti colpisce l’enormità del progetto, imparo continuamente nuove cose. Una delle cose belle di questo lavoro è sentire di aver fatto ogni volta un’esperienza diversa”. Se non avesse fatto l’attrice e la musicista “probabilmente avrei scelto una professione in cui si possono aiutare le persone, come essere medico, lo sono anche i miei genitori, o insegnante/preside, perché la scuola è molto importante ed è fondamentale avere buoni maestri”. Infine quando le chiedono un aneddoto legato alle riprese di Cursed lei ricorda sorridendo che “le riprese sono state molto lunghe e abbiamo girato in Inghilterra e Galles, Paesi certo non famosi per le giornate di sole. Ci sono stati molti momenti memorabili ma in particolare quello in cui si girava una delle battaglie più impegnative di Nimue. L’abbiamo fatto d’estate in uno dei giorni più caldi che l’Inghilterra ricordi, c’erano più di 40 gradi e io sono stata sotto tre strati di armatura per 12 ore. Ci siamo ritrovati per la scena coperti di fango e madidi di sudore e di sciroppo, che si usa per simulare il sangue. Il bello è che in Gran Bretagna era la stagione delle vespe quindi ce le siamo ritrovate addosso”. Ora ha vari progetti, e un film già pronto il fantascientifico Spontaneus, con Charley Plummer. (ANSA).
   

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