Test sierologici a tappeto sul personale scolastico: tra questa e la prossima settimana entrerà nel vivo il programma di controlli di sieroprevalenza su chi la scuola la vive per lavoro. Una circolare del ministero della Sanità dello scorso 7 agosto, infatti, fissa a lunedì prossimo 24 agosto, “e comunque sino a una settimana prima dell’inizio delle attività scolastiche”, il via allo screening volontario.
Secondo le indicazioni operative del ministero saranno i medici di medicina generale a eseguire i test sul personale scolastico che rientra tra i loro assistiti; i medici di base, a loro volta, devono trasmettere gli esiti alle rispettive Asl. In caso di positivi, sarà eseguito il tampone non oltre le 48 ore dall’esito del sierologico.
La giunta regionale del Lazio di Nicola Zingaretti aveva in ogni caso deliberato un suo screening alla fine di luglio, e già dai primi di agosto è iniziata a Palestrina, in provincia di Roma, una sperimentazione. In totale, aveva annunciato la giunta regionale, la campagna riguarderà oltre 120 mila addetti: docenti, educatori, operatori di sostegno, assistenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, ma anche figure fragili come gli studenti disabili e gli insegnanti di sostegno, oltre a tutte le figure professionali delle scuole di ogni ordine fino al secondo grado (compresi gli istituti professionali), paritarie e non, dei servizi educativi per l’infanzia gestiti dallo Stato e dagli Enti locali. “La più grande indagine epidemiologica che viene svolta in ambito scolastico” aveva commentato allora Zingaretti.
Il test nel Lazio avviene per prelievo venoso. Dal 20 del mese la Asl Roma 5 – che copre un vasto territorio della provincia che oltre a Palestrina comprende anche i distretti di Monterotondo, Subiaco, Colleferro, Tivoli e Guidonia – avvierà i test in tutti gli istituti dell’area: si parla di circa 10 mila persone e circa 300 plessi scolastici. Il 24, e fino all’11 settembre, invece sarà la volta di Roma città con la Asl Roma 1.
La somministrazione dei test avverrà in due modalità: per le scuole sopra i 150 utenti gli operatori della Asl andranno sul posto, mentre per quelle sotto i 150 utenti sarà il personale a recarsi nei Punti di erogazione distrettuali. E anche la Roma 2 è al lavoro: l’Azienda ha invitato i presidi a inviare ai distretti sanitari i nominativi degli operatori che desiderino sottoporsi volontariamente al test; saranno i distretti poi a stabilire il calendario per i prelievi. Anche la Campania di Vincenzo De Luca, dall’inizio dell’estate, aveva preannunciato un piano ‘Scuola sicura’, mentre in Lombardia l’assessore al Welfare Giulio Gallera, prima di Ferragosto, aveva assicurato: “Partirà dall’ultima settimana di agosto una grande campagna di screening di tutti i lavoratori della scuola”.
La ripresa della scuola, però, comporterà anche un aggravio massiccio sul sistema del trasporto pubblico locale: ecco perché già prima di Ferragosto le Regioni avevano chiesto al governo un test dei trasporti a settembre, per ottenere, grazie a divisori e mascherine obbligatorie, una deroga al distanziamento e al limite di capienza dei bus. A Roma simulazioni sul trasporto pubblico scatteranno a fine agosto per testare la tenuta del sistema, ora ridotto nei numeri, con l’onda d’urto’ degli studenti: si tratterà di capire, a capienza dimezzata, di quanto è il fabbisogno reale di vetture e in che fascia oraria considerando che sono previste fasce orarie di entrata diversificata per primaria e secondaria tra le 8.30 e 9.30
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