Il 5G modernizzerà in modo fondamentale i sistemi sanitari globali che – come la pandemia ha dimostrato – hanno urgente bisogno di diventare più “smart'”. Lo evidenziano gli analisti di Abi Research, secondo cui entro il 2026 il 5G genererà ricavi per 399,8 milioni di dollari nel settore sanitario, con 4,6 milioni di connessioni 5G.
“Fornendo banda larga mobile potenziata, una bassa latenza ultra-affidabile e un’imponente comunicazione automatizzata di dati tra dispositivi, il 5G sarà un elemento fondamentale per sistemi sanitari più intelligenti ed efficienti”, dichiara l’analista Leo Gergs. Rendendo evidente l’importanza di modernizzare l’infrastruttura sanitaria, l’epidemia di Covid-19 ha accelerato l’adozione di reti 5G negli ospedali, specialmente nei Paesi più colpiti come la Cina, osservano gli esperti.
In Cina, dove lo sviluppo delle reti di nuova generazione è già ben avviato, il 5G ha consentito di introdurre strutture per fare diagnosi e consulti a distanza negli ospedali, evitando che pazienti potenzialmente infetti dovessero uscire di casa per ricevere una diagnosi preliminare. “Attraverso i consulti a distanza, il 5G ha contribuito in modo significativo al contenimento del numero di infetti”, sottolinea Gergs.
In futuro il cambiamento sarà ancora più profondo. Con una grande ampiezza di banda e la bassa latenza, sotto i 10 millisecondi, il 5G – proseguono i ricercatori – sarà terreno fertile per l’adozione di tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale nel settore sanitario, e inoltre consentirà un’adozione massiccia dell’intelligenza artificiale, che trasformerà gli attuali processi manuali in flussi di lavoro automatizzati e “smart”.