Non c’è alcuna prova che TikTok abbia fatto un uso illegale dei dati degli utenti in Australia. Lo ha detto il primo ministro australiano, Scott Morrison, intervenendo in videoconferenza all’incontro del Forum sulla sicurezza di Aspen, in Colorado.
“Abbiamo controllato e non ci sono prove che possano suggerire che ci sia un uso improprio dei dati”, ha dichiarato Morrison in merito a TikTok, di cui Microsoft punta ad acquisire le attività anche in Australia oltre che in Usa, Canada e Nuova Zelanda.
Gli australiani devono essere “molto consapevoli” del fatto che TikTok e altri social media, inclusi quelli americani, raccolgono enormi quantità di informazioni sugli utenti, ha proseguito Morrison. La differenza con TikTok, ha affermato, è che “a quelle informazioni potrebbe accedere uno Stato sovrano”.
Tuttavia, ha concluso il primo ministro, “finora non c’è niente che suggerisca che gli interessi di sicurezza siano stati compromessi”, e “non c’è motivo ora di limitare” l’accesso a TikTok, anche se “ovviamente continueremo a monitorare”.