In un rapporto del Nis Cooperation Group sui progressi dell’Ue sulle misure di mitigazione dei rischi per le reti 5, l’Italia è citata come esempio virtuoso, per il rafforzamento del golden power, grazie al decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 2018, all’epoca presieduto da Luigi Di Maio.
“Ai sensi del Golden Power – si legge – il governo riceve notifiche relative all’utilizzo di apparecchiature o servizi da parte degli operatori per la distribuzione del 5G ogni qualvolta che il servizio è fornito da fornitori extra-UE. Un gruppo di coordinamento interministeriale consiglia al governo l’opportunità di porre il veto sul contratto (basato su un’analisi tecnica) o l’imposizione di misure di sicurezza”.
Dal rapporto del Nis emerge anche che significativi progressi sono stati compiuti dai singoli Stati membri in materia di sicurezza cibernetica e in particolare in riferimento alla catena di fornitura del 5G. Ciononostante, resta chiara la necessità di accelerare gli interventi normativi in Ue su varie aree, tra cui un abbassamento della dipendenza dai fornitori considerati ad “alto rischio”, una maggiore diversificazione, e screening degli investimenti esteri diretti).