Stanno per essere firmati dal Mise i “due decreti attuativi” relativi al cosiddetto superbonus al 110% inseriti nel Dl Rilancio. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in audizione in commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria. Si tratta innanzitutto del decreto sui “requisiti tecnici”, che esiste ma deve essere “modificato” rispetto alle novità introdotte, spiega il ministro. Su questo il Mise è pronto alla firma “che avverrà nelle prossime ore”, fermo restando che serve il concerto di altri ministeri e la registrazione. Il secondo decreto è quello “asseverazioni” per la definizione del modulo che il Mise firmerà “oggi”.
Il decreto più importante, “è quello sui requisiti tecnici”, dice Patuanelli. “La bozza ha subito una significativa accelerazione dell’iter che si è concluso, fermo restando che la firma che avverrà nelle prossime ore dovrà ottenere poi il concerto dei ministeri dell’Economia, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, anche se quello informale è stato acquisito e poi la necessaria registrazioni quindi i tempi non saranno lunghi ma non sarà domani”. Quanto al contenuto, il provvedimento definisce i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di ecobonus, bonus facciata e superbonus al 110%, i massimali di costo specifici per singola tipologia d’intervento, le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione” volti ad accertare il rispetto dei requisiti per accedere al beneficio.
Il decreto sulle asseverazioni, previsto proprio dal Dl Rilancio, invece non ha bisogno di concerto.
Nell’audizione il ministro ha sottolineato come i lavori parlamentari per la conversione in legge del Dl Rilancio, lo abbiano “decisamente migliorato”. Per Patuanelli era “giusto intervenire” per un settore quello dell’edilizia “fermo da più di dieci anni, che ha pagato tutte le crisi degli ultimi 10-15 anni”.
“Ritengo che le risorse ci saranno per portare avanti il superbonus per tutto il settennato della programmazione economica-finanziaria europea” e che potrà essere collegato ai progetti da presentare entro il 15 ottobre alla Commissione “per l’uso delle risorse messe a disposizione dal Recovery fund”. ha precisato Patuanelli, sul superbonus al 110%.
Anche perché, spiega il ministro, “uno dei 13 elementi di valutazione dei progetti che entro il 15 ottobre dovremo presentare alla Commissione Ue per l’uso delle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund è il raggiungimento degli obiettivi Piano Energia e Clima (Pniec)”. E, aggiunge, “l’efficientamento energetico”, perseguito con il superbonus, “è importante: il 35% degli obiettivi di riduzione delle emissioni è legato proprio all’efficientamento energetico degli immobili. Eiteniamo che possa essere uno degli elementi da inserire, che duri tutto il settennato, e possa avere le risorse europee. Laddove – puntualizza – non riuscissimo a dimostrare che c’è invece un beneficio e quindi non è un costo”. Cosa questa, sottolinea il ministro, però “oggettivamente complessa”. In generale, dice, non solo con riferimento al superbonus, “ritengo che si debba dare certezza” alle misure “nell’arco di un triennio” in modo da permettere la “programmazione investimenti” e poi eventualmente prorogare per altri tre anni se dal monitoraggio emergono effetti positivi.