BRUXELLES – “La situazione in Libia resta brutta, continuiamo a vedere aperte violazioni dell’embargo, intendiamo rafforzare il regime delle sanzioni per una migliore attuazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che accrescerebbe anche l’efficacia della nostra operazione Irini”. Così l’Alto rappresentante della Ue Josep Borrell al termine della riunione con i ministri degli Esteri.
“Le azioni unilaterali della Turchia, specialmente nel Mediterraneo orientale” con le trivellazioni illegali “devono finire” e c’è stato un richiamo alla Turchia a collaborare a trovare “una soluzione politica” per la crisi libica “nello spirito del processo di Berlino”, ha spiegato Borrell, al termine della riunione con i ministri degli Esteri dell’Ue.
L’Alto rappresentante è stato incaricato “di esplorare ulteriori strade che possano allentare le tensioni” con Ankara, ma allo stesso tempo andrà avanti “il lavoro tecnico” su entità o individui da aggiungere alla lista nera delle sanzioni (divieto dei viaggi e congelamento dei beni in Ue) “in risposta a nuove sfide”. In particolare poi i ministri hanno condannato la decisione della Turchia di trasformare l’ex basilica di Santa Sofia da museo in moschea, invitando a rivalutare la questione.