Singapore va oltre l’app di tracciamento del coronavirus, rende obbligatori i controlli agli ingressi dei locali con un sistema digitale che si chiama SafeEntry. Il compito di eseguire il controllo è dei gestori che potranno farlo tramite smartphone e un’app dedicata o con un lettore di codice a barre portatile. Chi vi accede dovrà esibire per la scansione il documento di identità o in alternativa un QR code memorizzato sullo smartphone.
Per il momento – scrive il sito ZdNet che riporta la notizia – sono oltre 16.000 i locali tenuti ad adottare SafeEntry. Sviluppato dalla Government Technology Agency (GovTech), SafeEntry è stato implemanetato dal 12 maggio. L’elenco dei posti in cui è obbligatorio comprende tutti i luoghi di lavoro, centri commerciali, hotel, scuole e istituti scolastici, strutture sanitarie, supermercati e parrucchieri. Il sistema di check-in digitale verrà esteso anche ai taxi. “È importante che tutti facciano la loro parte e utilizzino SafeEntry, in modo che possiamo prevenire collettivamente la formazione di nuovi focolai”, ha detto il ministero della Sanità.
Il lancio di questo sistema segue a quello ad aprile dell’app TraceTogether che stima la distanza tra gli smartphone e la durata delle interazioni e avverte in caso una persona sia entrata in contatto con un contagiato. I dati vengono poi acquisiti, crittografati e archiviati localmente sul telefono dell’utente per 21 giorni, che copre il periodo di incubazione del virus. Ad oggi, oltre 1,4 milioni di persone hanno scaricato TraceTogether, ma questa cifra è lontana dall’obiettivo del governo di raggiungere almeno i tre quarti della popolazione locale di circa 5,8 milioni.