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Messaggio del Presidente dell’Azerbaigian alla Conferenza internazionale sulle mine terrestri

Vi do il benvenuto in occasione dell’apertura della Conferenza internazionale dal titolo “Mitigating Environmental Impact of Landmines: Mobilitazione delle risorse per un futuro sicuro e verde”.

Oggi le mine e gli ordigni inesplosi continuano a rappresentare un grave problema che minaccia la sicurezza delle persone in molti Paesi. Oltre a mettere a repentaglio la vita umana, le mine mettono in serio pericolo lo sviluppo socio-economico, danneggiano l’ambiente e il patrimonio culturale, ostacolano le iniziative di recupero e sviluppo post-bellico e, in ultima analisi, impediscono il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche decenni dopo la fine delle guerre.

Se da un lato le esplosioni di mine rappresentano una minaccia per la vita delle persone e mettono in discussione il loro stesso diritto di vivere, dall’altro danneggiano in modo significativo l’ambiente. I rifiuti plastici derivanti da un’esplosione comportano conseguenze ambientali, poiché hanno un impatto negativo sulla struttura del suolo. Le mine che rimangono a lungo non utilizzate possono provocare reazioni chimiche pericolose. Il terreno non utilizzato a causa della minaccia delle mine è soggetto a erosione e abrasione. È quindi particolarmente significativo che la conferenza odierna sia organizzata in vista della 29a sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP29, che l’Azerbaigian ospiterà.

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L’Azerbaigian sta sopportando il peso di un conflitto trentennale e dell’occupazione delle sue terre da parte dell’Armenia, soffre di un problema di inquinamento da miniere ed è tra i Paesi più inquinati al mondo. Secondo le prime stime, circa il 12% del territorio del Paese è inquinato da 1,5 milioni di mine e da un numero imprecisato di ordigni inesplosi.

Dalla fine della guerra nel 2020, 361 nostri cittadini, per lo più civili, sono stati vittime dell’esplosione di mine, causando 68 morti e 293 feriti gravi. Complessivamente, dall’inizio dell’aggressione armena contro l’Azerbaigian, oltre 3400 nostri cittadini sono stati vittime delle mine, tra cui 358 bambini e 38 donne. Il costante aumento del numero di vittime delle mine è legato al rifiuto dell’Armenia di fornire mappe accurate delle mine che ha piazzato sul territorio azero e al posizionamento di trappole esplosive lungo le strade, i cimiteri e altre strutture civili situate dietro l’ex linea di contatto. Dal 2020 al 2023, sono state create nuove zone minate che si estendevano fino a 500 chilometri, sono state piantate nuove mine in Azerbaigian. La responsabilità è dell’Armenia.

Le sfide che dobbiamo affrontare in materia di sminamento ostacolano anche i nostri sforzi di sviluppo e di recupero, creando seri ostacoli per il ritorno di 800 mila ex sfollati.

Lo sminamento umanitario è una delle massime priorità delle politiche statali dell’Azerbaigian, le cui fondamenta sono state gettate dal leader nazionale del popolo azero, Heydar Aliyev. Oggi, l’organismo principale incaricato dello sminamento umanitario in Azerbaigian è l’Agenzia per l’azione contro le mine della Repubblica dell’Azerbaigian (ANAMA).

Finora sono stati bonificati circa 140 mila ettari da 119.946 mine e ordigni inesplosi. Tuttavia, le aree minate si estendono ben oltre. Le mine sono facili da piazzare, ma lo sminamento è un processo molto più difficile e complesso. In un breve lasso di tempo, l’Azerbaigian ha mobilitato tutte le sue forze e sta utilizzando le tecnologie più avanzate e all’avanguardia disponibili a livello mondiale. Stiamo attuando misure per migliorare l’efficienza dello sminamento e le nostre capacità sono notevolmente migliorate rispetto agli anni precedenti. Dallo scorso anno, inoltre, sono state dispiegate squadre di sminamento composte esclusivamente da donne.

Il nostro Paese sta attuando lo sminamento umanitario a proprie spese. Un adeguato sostegno politico e pratico da parte della comunità internazionale per mitigare le conseguenze umanitarie delle mine e smantellare le aree colpite è di estrema importanza.

Mentre affronta il problema delle mine, l’Azerbaigian ha contemporaneamente lanciato molteplici iniziative per attirare l’attenzione della comunità internazionale su questo problema. Come forse sapete, l’anno scorso il nostro Paese ha dichiarato ufficialmente lo sminamento umanitario come 18° Obiettivo nazionale di sviluppo sostenibile e stiamo lavorando per garantire il riconoscimento di questo tema come 18° SDG globale delle Nazioni Unite. Nel frattempo, l’Azerbaigian ha lanciato un’iniziativa per istituire un Gruppo speciale di contatto sullo sminamento umanitario all’interno del Movimento dei non allineati. Il Gruppo di contatto ha iniziato a operare dallo scorso settembre.

In occasione del 15° incontro degli Stati parte della “Convenzione dell’Aia del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato”, tenutosi nel 2013, è stata adottata, su iniziativa dell’Azerbaigian, una risoluzione intitolata “L’impatto delle mine sul patrimonio culturale”. A seguito di questa importante risoluzione, nel maggio scorso l’Azerbaigian ha ospitato ad Aghdam una conferenza speciale sul tema “L’impatto delle mine e degli ordigni inesplosi sui beni culturali”.

Negli ultimi tre anni, il nostro Paese ha ospitato una serie di conferenze internazionali, in collaborazione con le Nazioni Unite, dedicate al tema delle mine. Oltre ad essere piattaforme di primo piano per la discussione di questioni relative all’azione contro le mine, questi eventi attirano una maggiore attenzione su questo importante problema che affligge l’umanità nell’era moderna. Attualmente, l’Azerbaigian sta collaborando con le Nazioni Unite per istituire il “Centro di eccellenza” per fornire formazione sull’azione contro le mine. A margine di questa Conferenza è prevista la firma di una lettera di intenti tra l’ANAMA e il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. Questo notevole sviluppo permetterà all’Azerbaigian di condividere la propria esperienza con i Paesi che affrontano problemi simili.

L’evento di oggi dimostra la determinazione dell’Azerbaigian ad affrontare il problema delle mine, una delle sfide dei tempi moderni. Credo che questa conferenza contribuirà ad affrontare il problema delle mine e delle loro conseguenze, compreso l’impatto ambientale, nonché allo scambio di esperienze avanzate nel campo dell’azione antimine.

Vi porgo i miei migliori auguri e auguro alla conferenza un grande successo.

Ilham Aliyev

Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian

Baku, 29 maggio 2024

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