A distanza di un paio di settimane dall’arrivo sul mercato statunitense sono oltre 1000 le app native per il nuovo visore di realtà aumentata di Apple, il Vision Pro. I numeri sono stati ufficializzati su X da Greg Joswiak, il capo del marketing della società di Cupertino.
L’arrivo del dispositivo, competitor del Quest 3 di Meta, ha riacceso la corsa alla realtà aumentata e virtuale che dopo il lancio del metaverso si era assopita in favore dell’intelligenza artificiale. Secondo gli analisti di Idc il 2024 vedrà una crescita del 46,4% nella spedizione di visori di realtà aumentata, virtuale e mista tale da spingere anche chi non lo ha ancora fatto a lavorare su questi dispositivi. Gli esperti oltreoceano si dicono convinti che nel giro di quattro anni i visori sostituiranno gli iPad per la fruizione di film e giochi.
A huge thank you to our developers! Their hard work has already resulted in over 1,000 incredible spatial apps designed specifically for Vision Pro, along with over 1.5 million compatible apps. We’re thrilled to see how they’ll continue to push the boundaries for what’s possible.
— Greg Joswiak (@gregjoz) February 13, 2024
“C’è un grande fermento, ma immaginiamo che i visori possano diventare presto i nuovi Pc o iPad ma hanno le caratteristiche per avere successo tra i consumatori – dice all’ANSA Claudio Conti, Ricercatore dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano – I tempi per una diffusione di massa non sono ancora maturi anche perché rispetto a computer e smartphone ci sono ancora poche app native spesso incentrate sul gaming e, in diversi casi, l’esperienza d’uso non è ancora ottimale. Si ipotizza una diffusione di massa non prima di 5-10 anni”.
Intanto, secondo il sito The Verge, diversi utenti negli Stati Uniti finito il periodo di prova dei Vision pro li stanno restituendo agli Apple Store riprendendosi i 3.500 dollari investiti: hanno riscontrato mal di testa, affaticamento agli occhi, chinetosi e difficoltà a reggerne il peso sul volto.
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