L’ex presidente
brasiliano, Jair Bolsonaro, ha negato di aver trasferito 800mila
reais (circa 150mila euro) su un conto negli Stati Uniti con
l’intenzione di attendere lì un presunto colpo di Stato
organizzato in Brasile dai suoi sostenitori, come emerso in
indagini della polizia federale.
In un video, Bolsonaro ha ammesso di aver prelevato i soldi
dal suo conto di risparmio presso il Banco do Brasil (BB) e di
averli trasferiti presso la filiale americana del BB. Di
conseguenza, secondo l’ex leader di destra, le sue risorse
personali “sono rimaste in una banca brasiliana”.
“Dite alla nostra cara polizia federale che l’ultimo Paese al
mondo dove un golpista, un dittatore invierebbe denaro,
sarebbero gli Stati Uniti, perché è un Paese democratico, che
rispetta i trattati. E queste risorse verrebbero immediatamente
bloccate”, ha detto Bolsonaro.
L’ex presidente ha poi affermato di aver inviato i soldi
negli Usa perché nutriva dubbi sulla gestione economica che il
suo successore, Luiz Inácio Lula da Silva, avrebbe adottato in
Brasile. “Avevo dubbi sulla politica e sull’economia
dell’attuale presidente di sinistra”, ha concluso Bolsonaro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA