Prende il via nell’Aula della Camera l’esame del decreto Milleproroghe. I relatori Paolo Emilio Russo (FI), Alessandro Colucci (Nm), Angelo Rossi (FdI) stanno illustrando il provvedimento. E’ attesa la richiesta del voto di fiducia da parte del governo. Nel caso, il voto finale del testo slitterebbe a martedì.
Scudo erariale nella P.a, scontro con la Corte dei conti. Il Milleproroghe passa nel caos. Medici in corsia fino a 72 anni
Anche per tutto il 2024 gli amministratori pubblici saranno sollevati da responsabilità contabili in caso di colpa grave. Li proteggerà lo scudo erariale, prorogato per altri sei mesi, come hanno voluto maggioranza e governo – in chiave Pnrr – inserendo nel decreto Milleproroghe una modifica criticata fino all’ultimo dalla Corte dei conti. La proroga di questa misura straordinaria, introdotta ai tempi di pandemia, è “contraddittoria e ingiustificata” per l’Associazione magistrati della Corte dei conti, perché “nonostante la fine del periodo di emergenza, avrebbe l’effetto di stabilizzare l’esclusione della perseguibilità delle condotte commissive gravemente colpose, esponendo il Paese al grave rischio di spreco di denaro pubblico, di gestioni opache di commesse pubbliche e di diffusione del malaffare”.
Non è l’unico scudo nel testo, licenziato alla fine di un esame piuttosto caotico – anche con una seduta notturna – dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera e ora atteso in Aula, dove il governo porrà la fiducia. Si proroga per l’intero 2024 lo scudo penale per i medici, introdotto con l’emergenza Covid: limita “ai soli casi di colpa grave” la punibilità per chi in modo colposo causa morte o lesioni personali “in situazioni di grave carenza di personale sanitario”. Per riempire i vuoti in corsia e far fronte alle esigenze di formazione e tutoraggio dei neoassunti, con un emendamento di FdI si dà inoltre ai medici la possibilità di lavorare fino ai 72 anni, andando oltre l’età pensionabile o rientrando in servizio dalla pensione, ma solo fino alla fine del 2025. Fra i limiti, anche il divieto di mantenere o assumere incarichi dirigenziali apicali.
Passa l’emendamento sul taglio dell’Irpef agricola, accompagnato da un altro che fa slittare di sei mesi, fino al 30 giugno, l’obbligo di assicurare i trattori se non vanno in strada. Dopo il compromesso sul capitolo agricoltura, restano fibrillazioni nella maggioranza su altri fronti. Il governo ha dato parere contrario alla proposta della Lega di posticipare al 2027 la spending review per la società Ponte sullo Stretto, di fatto obbligando al ritiro dell’emendamento che non sarebbe dispiaciuto a Matteo Salvini. Quell’ipotesi aveva fatto subito emergere problemi tecnici nel minuzioso filtro delle proposte di modifica, indispensabile per condurre in porto un provvedimento complesso e variegato come il Milleproroghe senza incorrere in incidenti a posteriori. Un lavoro articolato in cui non sarebbero mancate interlocuzioni con gli uffici del Quirinale.
La Lega ottiene invece la proroga di sei mesi, fino al 31 dicembre, della sospensione delle multe per chi ha violato l’obbligo di vaccinazione Covid. Il voto sull’emendamento proposto da Alberto Bagnai produce forti tensioni, con un confronto ravvicinato fra Igor Iezzi (Lega) e Leonardo Donno (M5s) che porta a sospendere la seduta. Qualche imbarazzo anche nel centrodestra. Uno dei relatori del Milleproroghe, Paolo Emilio Russo, di FI, non partecipa al voto, poco prima di mezzanotte. Altri dicono sì a mezza voce. I lavori proseguiti fino alle 4 del mattino. “Un suk notturno”, nota amaro Luigi Marattin (Iv), con “norme creative” come “la possibilità per i comuni calabresi di assumere i disoccupati in mobilità per lavori di 18 ore settimanali”. Il M5s abbandona in protesta: “Non passa nessuna nostra proposta”. Il via libera definitivo arriva nel primo pomeriggio, con il ministro Luca Ciriani “soddisfatto perché è stato un lavoro molto impegnativo con importanti risultati”.
Il provvedimento riapre nuovamente i termini della rottamazione quater: si può pagare entro il 15 marzo 2024 le prime due rate scadute. Entra qualche altra misura di bandiera della Lega, l’estensione della sperimentazione del taser anche nei piccoli comuni, la proroga dei fondi a sostegno dei lavoratori portuali. Dal ministero di Università e ricerca arriva un milione di euro all’Ebri, l’Istituto europeo per le ricerche sul cervello voluto da Rita Levi Montalcini. Forza Italia rivendica il pressing che porta a rinviare al 2025 il regime Iva per il Terzo settore. Una soluzione sostenuta da tutti i partiti, come i 10 milioni per il 2024 al Fondo per i disturbi alimentari. Il Pd ottiene anche l’aumento di 2 milioni per il 2024 dello stanziamento per il bonus psicologo. Arrivano poi 18 milioni in più per le agevolazioni per i mutui sulla prima casa agli under 36. E Avs mette in sicurezza i contributi per Radio Radicale e i giornali in cooperativa, come il Manifesto.
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