Le disposizioni transitorie sulla riforma del Patto di stabilità prevedono che gli Stati potranno concordare una proroga rispetto al termine del 20 settembre di quest’anno per presentare i primi piani strutturali a medio termine, redatti sulla base delle indicazioni (“guidance”) che la Commissione darà il 21 giugno. È quanto emerge dal testo, consultato dall’ANSA, del regolamento sul cosiddetto braccio preventivo del Patto, concordato sabato scorso tra Eurocamera e Consiglio Ue.
La riforma prevede che le indicazioni di rientro agli Stati siano date di norma dall’esecutivo il 15 gennaio e che i Paesi trasmettano i piani entro il 30 aprile. In deroga, per il 2024 si indica una scadenza al 20 settembre per presentare i piani, “a meno che lo Stato membro e la Commissione non decidano di prorogare il termine per un periodo di tempo ragionevole”. L’ipotesi di proroga era contenuta nella posizione del Consiglio Ue negoziata dai 27 a dicembre.
Secondo una fonte vicina al dossier, diversi Stati membri “per un motivo o per l’altro presenteranno il piano successivamente”. Nelle disposizioni transitorie si indica che in vista dei primi piani di spesa gli Stati potranno “condurre una consultazione pubblica delle parti sociali, delle autorità regionali, delle organizzazioni della società civile e di altri soggetti interessati a livello nazionale” con “scadenze adeguate”.