Gli avvocati di Jair
Bolsonaro hanno presentato ricorso contro il sequestro del
passaporto dell’ex presidente brasiliano e contro il divieto di
lasciare il Paese. La misura era stata autorizzata dal giudice
del tribunale supremo federale, Alexandre de Morais, la
settimana scorsa, nel quadro delle indagini sul tentativo di
golpe dell’8 gennaio del 2023.
“L’assenza di segnali chiari di rischio di fuga, e
l’atteggiamento trasparente e collaborativo” di Bolsonaro
“rendono priva di giustificazione oggettiva la decisione di
vietargli l’uscita dal Paese”, misura che “viola principi
fondamentali del diritto, quali la proporzionalità e la
legalità”, si legge nell’appello.
In alternativa al sequestro del passaporto, i legali di
Bolsonaro propongono l’obbligo di chiedere l’autorizzazione,
ogni volta che Bolsonaro vuole lasciare il Paese per più di
sette giorni.
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