“All’inizio di quest’anno abbiamo avviato il processo di selezione per trovare possibili fornitori che potrebbero potenzialmente sviluppare una piattaforma e un’infrastruttura per l’euro digitale“. Lo ha detto il membro dell’esecutivo della Bce Piero Cipollone in audizione alla commissione per l’Economia e gli affari monetari al Parlamento europeo. “In questa fase – ha chiarito -, abbiamo pubblicato inviti a presentare candidature per stabilire accordi quadro con potenziali fornitori di componenti digitali dell’euro e servizi correlati. Pubblicheremo sul nostro sito l’esito della successiva gara pubblica”.
“Vorrei essere chiaro: non stiamo lanciando nessuno dei lavori di sviluppo adesso – ha spiegato Cipollone -. Vogliamo invece stabilire accordi quadro che potrebbero essere utilizzati nei prossimi anni per sviluppare le componenti rilevanti se verrà presa la decisione di lanciare l’euro digitale”. “Non ci stiamo impegnando in alcun modo nel ricercare potenziali fornitori adesso – ha affermato -. Gli accordi saranno sufficientemente flessibili da accogliere le deliberazioni legislative o i progressi tecnologici. E se dovessimo decidere di non lanciare un euro digitale, non firmeremmo alcun contratto”.
Per l’euro digitale “entro la fine del 2025 saremo in grado di concludere la fase preparatoria” giusto per “completare il processo di appalto, il che non significa che firmeremo il contratto” perché prima andrà completato il regolamento”. “Poi potrebbero volerci un altro paio d’anni per avere il prodotto fattibile”, conclude Cipollone.