Giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media, equilibrio tra i poteri. Su questi temi il confronto a livello tecnico fra funzionari dell’ Unione europea e quelli del governo nell’ambito del lavoro preparatorio della Relazione annuale della Commissione Ue sullo Stato di diritto. Fonti di Palazzo Chigi ricordano che si tratta di un evento programmato da tempo e che si svolge ogni anno dal 2020 (data in cui è stato istituito questo esercizio) nel quadro di un attività che coinvolge tutti e ventisette gli Stati membri senza distinzione: “Come in tutti gli altri settori, anche in questo esercizio la collaborazione fra l’Italia e la Commissione europea si sviluppa in un clima del tutto positivo e costruttivo” , viene spiegato.
Del confronto con l’Ue aveva dato stamani notizia il quotidiano la Repubblica. E “in relazione ad alcune notizie apparse oggi sulla stampa in merito all’attività odierna della Commissione europea sull’applicazione dello stato di diritto in Italia”, fonti di Palazzo Chigi hanno segnalato che “oggi non avrà luogo alcuna ispezione né visita di funzionari della Commissione europea in Italia ma una breve riunione a livello tecnico in videoconferenza”.
“Analoghe riunioni vengono svolte dalla Commissione europea in questo periodo dell’anno in tutti gli Stati membri – spiegano fonti di Palazzo Chigi -. Gli argomenti oggetto di analisi sono gli stessi per tutti e riguardano la giustizia, la lotta alla corruzione, la libertà dei media e l’equilibrio tra i poteri”. Come riferiscono le stesse fonti, “i colloqui di oggi fra alcuni funzionari della Commissione europea e quelli di alcune Amministrazioni italiane sono di breve durata e finalizzati ad un aggiornamento rispetto alle osservazioni già evidenziate dalla Commissione nei suoi rapporti degli anni precedenti e, da ultimo nel 2023. I colloqui di oggi sono assolutamente nella norma e sono finalizzati alla predisposizione da parte della Commissione europea del rapporto 2024 che verrà pubblicato nei prossimi mesi e che conterrà 27 capitoli dedicati allo Stato di diritto in ciascuno dei Paesi membri”.
Da Bruxelles, intanto, un portavoce della Commissione europea ha precisato che “non c’è nessuna indagine o ispezione in Italia oggi, solo un incontro virtuale con le nostre controparti dato che siamo nella fase in cui prepariamo il rapporto annuale sullo Stato di diritto in tutti i 27 Paesi dell’Ue”. Lo scambio avviene online. La procedura per la compilazione del rapporto prevede la consegna di un questionario agli Stati membri e poi un incontro con i tecnici della Commissione.
“Nel contesto del rapporto annuale sullo Stato di diritto – prosegue il portavoce – abbiamo molti incontri con i rappresentanti dei 27 governi, con i portatori di interesse e con le ong. Quello che noi chiamiamo visita virtuale è per l’appunto l’incontro con le autorità nazionali e avere una discussione sulla base del questionario inviato a ogni Paese, che prevede poi un follow-up“. “Per quanto riguarda l’Italia l’incontro è iniziato questa mattina, a livello tecnico, in cui abbiamo scambi normali e dettagliati con le controparti, in preparazione della relazione sullo Stato di diritto, niente di più”.
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