Milan-Napoli 1-0 DIRETTA per la 24esima giornata di Serie A
Tutto come da previsione per i 22 che scenderanno sul prato di San Siro: rossoneri con il tandem Adli-Bennacer (squalificato Reijnders) a copertura di Pulisic, Loftus-Cheek e Leao, nel trittico a supporto di Giroud, unica punta. Mazzarri schiera Mazzocchi e Di Lorenzo, lasciando sulla carta a Kvaratskhelia il ruolo di sotto punta, dietro a Simeone, in quello che dovrebbe essere un 3-5-1-1.
GOL
Al 25′ MILAN- Napoli 1-0 – Gol di Théo Hernández
Pioli respinge le critiche: ‘Il mio Milan è in forma’
Un Milan in ottima forma, tanto che Stefano Pioli si sbilancia “Come stiamo da uno a 10? Oggi 10, tra due settimane non lo so ma abbiamo lavorato bene e stiamo bene di testa e di gambe”, si prepara ad affrontare il Napoli con una consapevolezza: la classifica inganna. E’ un confronto tra due deluse, anche se il Milan è in rilancio dopo una prima parte di stagione non all’altezza. La squadra partenopea, invece, sembra essere inesorabilmente lontana dai fasti dello scorso anno. “E’ difficile per tutti ripetersi, lo è stato anche per noi l’anno dopo lo scudetto. Il campionato però è ancora lungo, non sono lontani dal quarto posto e hanno grande qualità e giocatori offensivi”, spiega Pioli. I quattordici punti di distacco erano comunque impronosticabili ad inizio stagione. E il Milan, nonostante i periodi bui faticosamente superati, deve imporsi domani a San Siro contro il Napoli anche per tenere il distacco dal secondo posto della Juve a soli quattro punti. “Il Napoli non ha una grande classifica ma i numeri delle prestazioni dicono altro. E’ un avversario con tanta qualità – mette in guardia Pioli – da affrontare con tanta attenzione. E’ cambiato l’allenatore ma le qualità non sono cambiate. Mazzarri non so se giocherà con la difesa a tre. Servirà attenzione”. Per imporsi sui partenopei, il Milan deve ritrovare una solidità difensiva che manca da troppo tempo. I sei gol subiti contro Udinese, Bologna e Frosinone sono stati un campanello d’allarme che per la prima volta ha messo in dubbio anche Mike Maignan, criticato per qualche disattenzione di troppo. Pioli però non vuole neppure parlarne: “A noi non interessano le critiche, siamo così autocritici e severi con noi stessi che non ci interessa. Campioni come Maignan comunque non perdono mai, o vincono o imparano qualcosa”. Il portiere rossonero non è discutibile ma i gol incassati dai rossoneri sono troppi. Contro Kvaratskhelia e Simeone, Kjaer e Gabbia non possono concedere sbavature. Ma la partita, secondo Pioli, potrebbe giocarsi tutta a centrocampo “zona nevralgica”, come ammesso anche dal tecnico, e reparto in cui – tra le file rossonere – si conta un grande ritorno. “Bennacer? Sta bene, è rientrato, ha fatto una bella settimana ed è disponibile dal primo minuto”. Per Thiaw si dovrà aspettare giovedì con l’andata contro il Rennes a San Siro mentre per Kalulu e Tomori si avranno certezze maggiori verso la fine della prossima settimana. L’emergenza comunque sta per finire, proprio mentre il Milan si appresta ad affrontare uno dei momenti più delicati con cinque partite in due settimane. “Non facciamo calcoli. Assolutamente. Pensiamo solo alla partita contro il Napoli. E’ quello il nostro futuro”.
Mazzarri cambia il Napoli per la sfida di San Siro
Simeone vuole tornare al gol, Kvaratskhelia vuole prendere definitivamente in mano la squadra, Zielinski vuole esserci negli ultimi mesi prima dell’addio. Entrano in gioco anche diverse motivazioni personali nel Napoli che si prepara al match di domani a San Siro, contro un Milan non sempre perfetto ma che finora è davanti agli azzurri di 10 punti, avendo giocato una partita in più. Rossoneri dunque lontani in classifica per la squadra di Mazzarri, che però sa di avere una carta da giocarsi per sentirsi di nuovo una squadra al top e dare un’accelerata nella rincorsa alla Champions. Il tecnico azzurro non parla oggi, alla vigilia della partita. L’obiettivo è mantenere la concentrazione dei suoi e anche il silenzio nei confronti di Pioli, che non sa bene che Napoli aspettarsi. In primo piano c’è Kvaratskhelia: la star della fascia, dove però è ora super controllato, ha imparato a brillare anche al centro, alle spalle della prima punta, dove Mazzarri è tentato di schierarlo a Milano, lasciando meno isolato Simeone in mezzo alla difesa avversaria. Gli assist per l’argentino infatti sono pochi e non servono oggi, i consueti cross per la testa di Osimhen, assente. Simeone ha voglia di tornare protagonista, in una stagione in cui ha sì giocato, ma finora ha segnato solo due gol, a settembre contro l’Udinese e a novembre contro il Real Madrid, e si è spesso sentito bloccato in panchina tentato anche di lasciare la maglia azzurra. Ora, però, sembra determinato a cogliere la chance per tornare a brillare. Ma all’argentino servono dialoghi per tirare da dentro l’area e Mazzarri ci pensa, e in questo senso – oltre al georgiano – guarda a Politano e Zielinski. Il primo sta bene ed è pronto a provare l’assist o il tiro da fuori; stesso discorso per il polacco, che a fine stagione saluterà Napoli per andare all’Inter a contratto scaduto, ma che sembra molto motivato a lasciare un buon ricordo di sè alla città e ai tifosi che ama. Insomma, si cercano pallottole da sparare al di là del possesso palla, ma sempre con la consapevolezza che in casa del Milan serve una difesa che regga. Per questo il tecnico schiererà i tre centrali, puntando a centrocampo su Di Lorenzo, Anguissa e Lobotka, capaci di costruire e di frenare sul nascere l’azione avversaria, costringendo i rossoneri a un possesso palla con pochi corridoi da percorrere. Mazzarri è tuttora al lavoro per mettere a punto una squadra che possa funzionare davvero contro un avversario top, a poche ore dall’inizio della partita che si giocherà in contemporanea con la finale di Coppa d’Africa della Nigeria di Osimhen, pronto a tornare trovando un Napoli risvegliato.
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