Ai piedi del feretro di Vittorio Emanuele, durante i funerali nel Duomo di Torino, ci sarà un sacchetto nero contente la terra di Napoli, città in cui era nato e che ha sempre amato. Il sacchetto si troverà accanto al Collare dell’Annunziatella, come già nella camera ardente.
Come da tradizione di casa Savoia, il principe Emanuele Filiberto ha firmato all’interno del duomo di Torino l’atto di morte del padre Vittorio Emanuele, scomparso sabato 3 febbraio a Ginevra. All’interno sono in corso gli ultimi preparativi per le esequie. Fra i presenti, all’elenco degli invitati diffuso ieri si aggiungono Fuad d’Egitto in rappresentanza della famiglia reale egiziana, e il gran maestro dell’Ordine di Malta. Emanuele Filiberto ha compiuto anche un sopralluogo per definire i posti perché, al di là del protocollo, i Savoia intendono avere vicino a loro i più stretti amici di famiglia. I più stretti congiunti di Vittorio Emanuele prenderanno posto di fronte alla cappella che custodisce la Sindone, che fu donata alla Diocesi da Umberto II.
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