Sul palco dell’Ariston c’è spazio anche per parlare di diritti e morti sul lavoro con Stefano Massini e Paolo Jannacci che arrivano con il brano L’uomo nel lampo. “Questo è il festival della canzone italiana e l’amore è stato declinato in tutte le sue forme possibili – dice lo scrittore e saggista -, ma c’è un amore di cui non si parla mai, l’amore per i diritti che ci spettano chiunque tu sia. All’Ariston voglio far risuonare davanti a tutte queste persone una parola che è dignità: viva la dignità”. All’appello di Massini si è unito anche Amadeus: “il lavoro è un diritto che non prevede la morte e proteggere i lavoratori è un dovere”.
Landini: ‘Grati per aver portato a Sanremo i diritti del lavoro’
“Il dialogo in musica di Stefano Massini e Paolo Jannacci dal palco dell’Ariston di Sanremo ‘L’uomo nel lampo’ è purtroppo il racconto dell’Italia reale. Davanti a milioni di italiani i due artisti hanno eseguito, con grande talento e straordinaria sensibilità, un brano di denuncia sociale sulle morti sul lavoro. Una piaga terribile frutto di un modello economico e di un quadro legislativo che fanno dei lavoratori una merce. Una realtà che da sempre il movimento sindacale vuole modificare”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Siamo, quindi, profondamente grati ai due artisti e agli autori del festival di Sanremo per aver messo al centro, in un contesto così speciale, il mondo del lavoro, i diritti e la dignità delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare”, sottolinea il leader della Cgil. “Anche noi, l’ultimo giorno del Festival, saremo a Sanremo con il camper della nostra categoria dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola, università e ricerca, per dare voce alle ragioni del mondo del lavoro, attraverso la campagna che portiamo avanti contro l’autonomia differenziata”, conclude Landini.
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