L’indagine del procuratore
speciale americano Robert Hur sulle carte classificate trovate
nel garage della casa del presidente Joe Biden e in un suo
ufficio in un think tank si è conclusa senza apparenti accuse,
secondo una lettera dell’attorney general Merrick Garland al
Congresso. Lo scrive Politico.
La lettera di Garland non include una copia del rapporto di
Hur, che è in fase di revisione da parte di un team di legali, e
fornisce pochi dettagli sull’indagine ma non fa menzione di
accuse. L’indagine riguarda documenti classificati di quando
Biden era senatore e poi vicepresidente con Barack Obama. Il
presidente ha sempre collaborato con gli inquirenti e si detto
all’oscuro delle carte ritrovate. Donald Trump invece è in
attesa di processo per aver trattenuto e nascosto carte segrete
a Mar-a-Lago.
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