Il narco-terrorista ecuadoriano
Álvaro ‘Palanqueta’ Montaño, leader dei Los Lobos, scontava la
pena in un appartamento di lusso ricavato all’interno del
carcere di massima sicurezza di Turi, a Cuenca, nel sud del
Paese. Lo hanno scoperto le forze armate ecuadoriane nell’ambito
di un’attività specifica.
Il boss della seconda organizzazione criminale più potente
del Paese viveva in uno spazio confortevole diviso su due piani,
composto da cinque stanze, cucina, bagni e docce. L’abitazione
era dotata di tutti gli accessori, tra cui televisioni a schermo
piatto. I militari hanno inoltre sequestrato liquori e altri
oggetti vietati. Dopo la scoperta Montaño è stato trasferito al
carcere del Litoral a Guayaquil.
Nonostante vivesse in carcere godendo di grandi benefici, il
22 gennaio i legali di Palanqueta avevano chiesto la
scarcerazione a causa sel suo “stato di salute critico” causate
dalle “omissioni sulle cure” e dalla precaria condizione “fisica
e psicologica, dovuta all’isolamento e all’incomunicabilità con
l’esterno”.
Montaño è a capo di un piccolo esercito composto da 8.000
criminali. I Los Lobos – riferisce il portale Insight Crime –
compongono il cartello Nueva Generación insieme con i Los Pipos,
Los Chone Killers e Los Tiguerones. In disputa con i Los
Choneros per il controllo dei traffici illeciti di stupefacenti
verso Stati Uniti ed Europa, sono affiliati all’organizzazione
messicana cartello di Jalisco, mentre i Los Choneros sono
partner del cartello di Sinaloa.
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