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Meloni in Abruzzo, firma l’accordo per lo sviluppo

Con la rinegoziazione del Pnrr “abbiamo liberato 3 miliardi di euro per le aziende agricole, perché da molto prima che ci fossero le manifestazioni e si scendesse in piazza questo governo ha difeso il comparto agricolo da alcune scelte troppo ideologiche che rischiavano di perseguire la transizione verde rischiando di produrre una diversificazione industriale”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla firma a L’Aquila dell’Accordo di coesione e sviluppo tra governo e regione Abruzzo.

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni è arrivata all’Aquila alle 15.30 per la firma sui fondi di Sviluppo e Coesione con la Regione Abruzzo. Il documento sarà siglato nell’ambito dell’incontro su “Accordo di Sviluppo e Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo” in corso di svolgimento alla presenza di tutti i sindaci abruzzesi. Il presidente Meloni siglerà il documento sui fondi di Sviluppo con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. In discussione la linea ferroviaria Pescara – Roma. Presenti i vertici di RFI. Presenti i parlamentari abruzzesi i sottosegretari D’Eremo e Bergamotto. Il presidente Meloni prima di entrare all’Auditorium è andata a parlare a un gruppo di lavoratori in protesta della Tecnocall dell’Aquila, 100 dipendenti circa in cassa integrazione straordinaria che per mancato rispetto della clausola sociale, rischiano di perdere il posto di lavoro.

   

Trattori all’Aquila in vista della visita premier Meloni

Una nuova mobilitazione di agricoltori e allevatori ha avuto luogo sin dalla tarda mattinata di oggi all’Aquila in ragione della visita della premier Giorgia Meloni per la sottoscrizione con la Regione, all’Auditorium del Parco, dell’accordo per la quantificazione e utilizzo dei Fondi di sviluppo e coesione (Fsc), della programmazione 2021-2027.
    Con trattori, cartelli e bandiere tricolore i manifestanti si sono ritrovati all’interno del parcheggio antistante il mercato di piazza d’Armi in un punto ben visibile da viale Corrado IV, arteria di ingresso della città. I manifestanti, in primis le giovani allevatrici Ilenia Mora e Marina Crescenzi hanno chiesto la possibilità che una piccola delegazione (massimo quattro persone) sia autorizzata a raggiungere la premier per consegnarle le motivazioni della protesta.
    Tra le richieste al governo, l’abbattimento delle accise sui carburanti ad uso agricolo; la necessità di stilare con i rappresentanti istituzionali un’agenda comune dei provvedimenti da adottare; l’esigenza di evitare l’introduzione dell’Irpef sui terreni agricoli così come l’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli utilizzati unicamente all’interno delle proprietà private o delle aziende.
    Si chiedono anche politiche attive per il contenimento della fauna selvatica che danneggia la produzione agricola, così come la condivisione delle scelte riguardanti le aree protette.
    Inoltre, agricoltori e allevatori ribadiscono l’esigenza di agevolazioni per la tutela delle aree più svantaggiate, così come quella di rinegoziare la Pac per adeguarla alle necessità delle aziende e garantire pagamenti sicuri. 

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