Secondo il contatore Geiger del think
tank statunitense Institute for Science and International
security, da maggio 2023 la minaccia rappresentata dal programma
nucleare iraniano è aumentata per la prima volta al livello di
‘Pericolo estremo’: “Teheran è in grado di produrre uranio
arricchito di grado militare sufficiente per un’arma nucleare in
una settimana, utilizzando solo una frazione dell’uranio
arricchito al 60%”.
“La situazione instabile della regione offre all’Iran
un’opportunità unica e una giustificazione interna amplificata
per la costruzione di armi nucleari, mentre le risorse di Stati
Uniti e Israele per individuare e dissuadere l’Iran dal
riuscirci sono ridotte all’osso”, scrive il think tank sul suo
sito. “I conflitti in corso stanno portando a trascurare la
minaccia nucleare iraniana in un momento in cui le capacità
dell’Iran di costruire armi nucleari non sono mai state così
grandi. La minaccia è stata in parte alimentata dagli attacchi
terroristici di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, dalla
successiva invasione di Gaza e dagli attacchi effettuati da
gruppi sostenuti dall’Iran, tra cui la Jihad islamica
palestinese, Hezbollah e Ansar Allah (Houthi)”.
Gli analisti dell’Institute for Science and International
security scrivono che “questi cambiamenti gravi e preoccupanti
hanno portato l’Istituto ad aumentare il punteggio di minaccia
totale a 151 su 180, rispetto a 140 nel maggio 2023, valutato
come Pericolo estremo: è la prima volta che il contatore ha
raggiunto questo livello”.
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