Il governo australiano ha riferito che allo scrittore Yang Jun è stata comminata oggi in Cina una condanna a morte con sospensione della pena, in quella che è stata descritta come “una notizia straziante”. Il governo di Canberra, ha affermato la ministra degli Esteri Penny Wong, “è sconvolto” per gli sviluppi della vicenda, assicurando una risposta “nei termini più forti”. Yang, detenuto dal 2019 con l’accusa di violazione delle norme sulla sicurezza nazionale, era da tempo sotto processo, ma il verdetto e la sentenza sono stati oggetto di ripetuti ritardi fin dall’inizio del procedimento a porte chiuse partito il 27 maggio 2021.
Il governo australiano ha sostenuto la causa di Yang con la Cina “in ogni occasione e ai massimi livelli, chiedendo costantemente standard fondamentali di giustizia, equità procedurale e trattamento umano, in conformità con le norme internazionali e gli obblighi legali della Cina”. Pertanto, “continueremo a fare pressione per gli interessi e il benessere di Yang, comprese quelle per le cure mediche adeguate, e forniremo assistenza consolare a lui e alla sua famiglia”, ha aggiunto Wong.
Tutti gli australiani “vogliono vedere lo scrittore riunito alla sua famiglia e noi non allenteremo il nostro impegno. Il governo australiano è sconvolto dal fatto che un cittadino australiano abbia ricevuto oggi a Pechino una condanna a morte con sospensione della pena. Comprendiamo che questa può essere commutato in ergastolo dopo due anni se l’individuo non commette reati gravi durante il periodo di due anni”. Tuttavia, “questa è una notizia straziante per Yang, la sua famiglia e tutti coloro che lo hanno sostenuto. I nostri pensieri sono con loro e
riconosco l’acuto disagio che proveranno tutti, dopo molti anni di incertezza. Questo periodo è stato straordinariamente difficile e, come tanti australiani, sono commosso dalla forza di Yang e da quella della sua famiglia e dei suoi amici”. Il governo australiano, ha concluso la ministra degli Esteri, “comunicherà la sua risposta nei termini più forti”.
Pechino conferma
La Cina ha confermato che allo scrittore sino-australiano Yang Jun è stata inflitta la condanna alla pena di morte con la sospensione della pena per spionaggio, in risposta a quanto anticipato e duramente condannato da Canberra.
Un tribunale di Pechino ha ritenuto oggi “Yang Jun colpevole di spionaggio, condannandolo a morte con due anni di esecuzione
sospesa e ha confiscato tutti i suoi beni personali”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, nel briefing quotidiano.
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