Cinque combattenti curdi sono rimasti uccisi in un attacco con un drone contro una base americana in Siria. Lo riferisce l’Osservatorio per i diritti umani nel Paese.
“Cinque membri delle Forze Democratiche Siriane a guida curda sono stati uccisi e circa 20 sono rimasti feriti da un attacco di droni dopo la mezzanotte sul campo petrolifero di Al-Omar”, la più grande base della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria, ha detto Rami Abdel Rahman, capo dell’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna. In un comunicato, la Resistenza islamica in Iraq ha rivendicato la responsabilità dell’attacco.
L’Osservatorio riferisce che l’attacco è avvenuto nella notte contro la base americana eretta dagli Stati Uniti a protezione del maggiore sito petrolifero nella Siria orientale. Qui sono stanziati da anni miliziani curdi che collaborano con gli Stati Uniti. Da metà ottobre a oggi sono stati più di 100 gli attacchi delle forze filo-iraniane, di stanza in Siria e in Iraq, contro le basi militari Usa nella regione.
I filo-iraniani ripiegano in Siria
Le forze filo-iraniane in Siria hanno cominciato a trasferire le loro postazioni e acquartieramenti a seguito dei ripetuti attacchi americani e israeliani contro le loro basi nella Siria orientale al confine con l’Iraq. Lo riferisce ancora l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che nel paese dispone di una fitta rete di informatori e fonti sul terreno.
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