I risultati delle elezioni
suppletive resi noti oggi in Zimbabwe hanno conferito al partito
Zanu-Pf, al governo del Paese, di ottenere una maggioranza di
due terzi in Parlamento grazie alla quale potrebbe modificare la
Costituzione per consentire al presidente Emmerson Mnangagwa di
ricandidarsi.
“Le elezioni sono andate bene. Lo Zanu-Pf ha vinto in tutte e
sei le circoscrizioni elettorali”, ha annunciato all’Afp il
presidente della Commissione elettorale dello Zimbabwe, Rodney
Kiwa.
È la seconda volta che lo Zimbabwe organizza elezioni
legislative parziali da dicembre, dopo quelle generali di agosto
in seguito alle quali il partito al potere dall’indipendenza nel
1980 perse 10 seggi prima di ottenere la maggioranza dei voti,
Secondo gli osservatori, queste elezioni suppletive sono una
manovra del regime per consentire una modifica della
Costituzione che consentirebbe a Mnangagwa di eliminare il
limite dei due mandati presidenziali. “Il partito al governo ha
dimostrato che non si fermerà davanti a nulla pur di instaurare
un regime monopartitico e un presidente onnipotente”, ha
denunciato Obert Masaraure, portavoce della Coalizione Crisi
nello Zimbabwe, che riunisce più di 80 gruppi in difesa dei
diritti umani.
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