“L’obiettivo dell’Italia è quella di
lavorare per la de-escalation e per la pace. La mia visita in
Libano, in Israele e Cisgiordania è stata finalizzata a cercare
di contribuire a una soluzione positiva. Fermo restando che c’è
una guerra in corso, quindi non è così facile, però non bisogna
mai demordere”: lo ha detto il vicepremier e ministro degli
Esteri, Antonio Tajani, intervistato su Radio 24.
“Se si crede nella pace bisogna lavorare per la pace – ha
proseguito -. Una pace che sia giusta, una pace che garantisca
la sicurezza dello Stato di Israele e che dia una speranza al
popolo palestinese di avere in futuro un stato indipendente
riconosciuto da tutti. Ma naturalmente lo stato palestinese deve
riconoscere Israele, perché altrimenti, senza questo
presupposto, è difficile poter procedere. Ho ascoltato parole di
grande disponibilità da parte del presidente dell’Autorità
nazionale palestinese, Abu Mazen: ha chiesto la liberazione
senza condizioni degli ostaggi israeliani. Questo è un segnale
molto importante, cioè l’esatto contrario di quello che dice
Hamas. L’Autorità nazionale palestinese è alternativa a Hamas”,
ha sottolineato Tajani.
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