“Il livello di sofferenza” fra i
palestinesi che vivono a Gaza, bersaglio della rappresaglia
militare israeliana contro Hamas in corso da quasi 4 mesi, è
ormai “inimmaginabile”. Lo ha riconosciuto David Cameron,
ministro degli Esteri del governo britannico di Rishi Sunak,
annunciando a margine di una nuova missione in Medio Oriente un
ulteriore pacchetto di aiuti umanitari coordinati in tandem da
Regno Unito e Qatare e destinati alla popolazione della
Striscia.
La fornitura è stata avviata a partire da oggi con la
consegna, attraverso l’Egitto, di 17 tonnellate di tende per
famiglie “alla ricerca disperata di riparo mentre l’inverno
avanza” , come si legge in una nota diffusa dal Foreign Office.
In una dichiarazione, lord Cameron ha sottolineato di aver
sollecitato ieri in un faccia a faccia il premier israeliano
Benyamin Netanyahu a consentire che “molti più camion di aiuti
possano entrare a Gaza e che altri valichi vengano aperti”. Non
solo: il capo della diplomazia britannica ha pure invocato
apertamente “una pausa umanitaria immediata (dei raid) per far
entrare gli aiuti e uscire gli ostaggi, seguita da un cessate il
fuoco sostenibile, senza più ripresa delle ostilità”.
Londra fa inoltre suo l’allarme dell’Onu e di varie ong
secondo cui ormai 9 palestinesi su 10 sopravvivono fra gli
stenti nel nord della Striscia di Gaza con “meno di un pasto al
giorno”: ai limiti della fame.
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