La ministra del Turismo Daniela
Santanché, accolta dall’ambasciatore d’Italia Giuseppe Buccino
Grimaldi, dopo gli incontri istituzionali con i suoi omologhi
Zaritsa Dinkova (Bulgaria) e Angie Duarte De Melillo (Paraguay)
e il primo ministro albanese Edi Rama, ha tagliato alle 12 il
nastro del padiglione italiano a Fitur. La vetrina
internazionale curata da Enit, vede protagoniste Regioni –
Calabria. Campania, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Puglia,
Venero – e Comuni come quello di Napoli, la Repubblica di San
Marino, e 22 imprese del settore con Ita Airways come capofila.
“La Spagna ama moltissimo l’Italia”, ha ripetuto Santanché dopo
l’inaugurazione. “Stando all’Ufficio Studi Enit, per gli
spagnoli noi siamo il primo Paese per vocazione turistica.
Tant’è vero che nei primi nove mesi del 2023, coloro che hanno
visitato l’Italia sono stati in aumento sia sul 2022 e
soprattutto sul 2019, con una spesa superiore a 1,7 miliardi”,
ha rilevato. Il turismo culturale è preferito dal 72% degli
spagnoli e dal 67% dei turisti intenzionati a scegliere
l’Italia come meta delle vacanze. Nel 2023 in aumento anche del
13% rispetto al 2022 i flussi dei passeggeri aeroportuali
giunti dalla Spagna nel Belpaese,
La ministra ha rimarcato che “la massiccia presenza
dell’Italia a una fiera di rilievo globale come questa,
tradizionale vetrina anche sui mercati latinoamericani” è non
solo “un’opportunità per offrire uno sguardo ai valori
identitari dell’italianità e alle meraviglie dei nostri
territori”, ma anche “un modo per rafforzare ulteriormente il
rapporto di amicizia che ci lega storicamente alla Spagna, che
si traduce anche in termini di significativi flussi turistici e
di investimenti di imprese spagnole in Italia”.
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