Scatta l’emergenza incendi in
Colombia, a causa delle alte temperature provocate da El Niño:
883 comuni sono stati dichiarati sotto minaccia concreta, di cui
582 in allerta rossa, mentre i vigili del fuoco di Bogotà
lottano contro il proliferare di roghi che divorano le colline
nella parte est della capitale.
A Bogotà oltre 200 uomini, tra pompieri, militari, poliziotti
ed agenti delle forze di soccorso, stanno cercando di arginare
le fiamme che avanzano implacabili nonostante l’impiego di due
elicotteri che scaricano grandi quantità di acqua sull’area
colpita.
Secondo la ministra dell’Ambiente, Susana Muhamad, ci sono 66
città con problemi di approvvigionamento idrico, motivo per cui
il governo ha investito 710 miliardi di pesos (circa 172 milioni
di euro) nella preparazione per le emergenze.
In risposta agli incendi, che si sono concentrati a Santander
durante il fine settimana per poi estendersi a Bogotá e nei
Comuni vicini, sono state utilizzate 170 autopompe ed effettuate
98 operazioni aeree.
La ministra ha anche ricordato che i responsabili di
eventuali incendi boschivi rischiano pene fino a 15 anni di
carcere e multe salate.
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