Ventuno soldati sono rimasti
uccisi ieri pomeriggio nei combattimenti nell’aera del campo
profughi di Almaazi, nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il
portavoce militare Daniel Hagari. Si tratta dell’episodio più
grave per l’esercito israeliano dall’inizio della guerra con
Hamas.
A causare la morte dei solati è stato un razzo anticarro
lanciato dai “terroristi”
che ha fatto esplodere e crollare due edifici in cui si
trovavano i militari. L’attacco è avvenuto nell’aera del campo
profughi di Almaazi, nel centro della Striscia, “che dista circa
600 metri dal confine con Israele”. I soldati stavano
“distruggendo strutture e siti di Hamas nell’ambito dei
tentativi dell’esercito di stabilire una zona cuscinetto per
consentire a tutti i residenti delle zone israeliane a ridosso
della Striscia di ritornare alle loro case”, ha aggiunto.
“Per quanto ne sappiamo – ha proseguito il portavoce -,
intorno alle 16:00 (di ieri) i terroristi hanno lanciato un
razzo contro un carro armato che proteggeva i soldati e si è
verificata un’esplosione in 2 edifici a 2 piani. Questi sono
crollati, mentre i soldati erano dentro e vicino ad essi”.
Hagari ha spiegato che con tutta probabilità l’esplosione,
avvenuta in contemporanea con il lancio del razzo anti-tank, è
accaduta a “causa delle mine che i soldati avevano piazzato per
demolire le palazzine, anche se si sta indagando ancora sulle
ragioni della detonazione”.
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