Non bastasse l’umiliazione del
ritiro precoce dalla corsa alla nomination repubblicana verso la
Casa Bianca, per il governatore della Florida, Ron DeSantis, c’è
anche quella d’essere inciampato a quanto pare, al momento
dell’arrivederci ai sogni di gloria, in una citazione fasulla –
o quanto meno dubbia – di una delle tante frasi accreditate, a
torto o a ragione, al facondo talento oratorio di Winston
Churchill.
“Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale,
ciò che conta è il coraggio”, ha scritto DeSantis sui social a
margine dell’annuncio del suo passo indietro (che avvantaggia il
favoritissimo Donald Trump). Frase attribuita appunto al primo
ministro conservatore protagonista della vittoria sul nazismo.
Ma che secondo Otto English, cacciatore britannico di presunte
bufale storiche, non avrebbe in realtà nulla a che fare con sir
Winston.
La frase, ha replicato a stretto giro sul web English
(pseudonimo usato nei suoi scritti da Andrew Scott, giornalista,
polemista e autore di libri sui “miti” della storia), non
sarebbe altro che un banale slogan, risalente “al 1938”, di una
delle campagne pubblicitarie della popolare birra americana
Budweiser. Come del resto sembra confermare l’International
Churchill Society, non in grado – fa sapere – di rintracciare
questo aforisma nella sterminata miriade (50 milioni di parole
circa) di detti, discorsi, libri o articoli firmati dal primo
ministro della Seconda Guerra Mondiale in 60 anni e oltre di
vita pubblica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA