Capitale della presidenza
brasiliana del G20 – col vertice dei leader a novembre e
numerose riunioni di rilievo a partire dalla riunione dei
ministri degli Esteri a febbraio – Rio de Janeiro aspira a
diventare sede di un’Università sui cambiamenti climatici, e
guarda al contributo dei Paesi più ricchi, con l’obiettivo di
dare una formazione di qualità alle prossime generazioni.
Lo spiega in un’intervista all’ANSA, la responsabile
all’Ambiente e al Clima del Comune di Rio, Tainá de Paula –
figura di spicco del panorama intellettuale carioca, afro
discendente cresciuta nelle favelas, madre e femminista.
Secondo de Paula, il progetto richiede un investimento di
circa 650 mila euro (3,5 milioni di real) l’anno. “Qual è il
costo che Paesi come Francia, Italia e molti altri nel nord del
mondo sono disposti a sostenere per finanziare un ateneo
affinché 400 giovani abbiano accesso a informazioni e formazione
di qualità nella governance sul clima?”, chiede de Paula,
evidenziando che il progetto è pronto, ma “mancano i fondi” per
realizzarlo. Per l’assessore è importante mandare i giovani a
studiare nei Paesi sviluppati, ma questo non può prescindere
dalla creazione di conoscenza a livello locale.
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