Gli Houthi hanno rivendicano un altro attacco contro una nave americana nel Golfo di Aden. Il movimento filo-iraniano che governa de facto lo Yemen in un comunicato ha affermato di lanciato “missili navali” contro una nave americana, la Chem Ranger, oggi nel Golfo di Aden. “Le forze armate yemenite confermano che una ritorsione agli attacchi americani e britannici è inevitabile e che ogni nuova aggressione non rimarrà impunita”, si legge nella nota, come riporta il Guardian. Lunedì scorso un mercantile di proprietà di una compagna americana era stato preso di mira sempre dagli Houthi al largo dello Yemen. In precedenza la United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO), che monitora il traffico navale nell’area, aveva ricevuto una segnalazione di un incidente a 115 miglia nautiche a sud-est di Aden. In particolare un drone non identificato “nelle immediate vicinanze” di una nave mercantile e un’esplosione in acqua a circa 30 metri. Non erano stati riportati danni o feriti e la nave aveva proseguito la sua rotta verso il porto di destinazione. Nell’attacco di lunedì contro un altro mercantile americano un missile aveva provocato un incendio a bordo, ma anche in quel caso senza vittime.
Il Comando centrale (Centcom) degli Stati Uniti afferma che in un ultimo raid delle forze americane effettuato stanotte sullo Yemen ha colpito “14 missili Houthi che erano stati caricati per essere lanciati dalle aree controllate dai ribelli” sostenuti dall’Iran. “Questi missili sulle rampe di lancio rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e quelle della Marina statunitense nella regione e avrebbero potuto essere lanciati in qualsiasi momento, spingendo le forze americane a esercitare il loro diritto e obbligo intrinseco di difendersi”, spiega il comando combattente unificato del Dipartimento della Difesa statunitense.
I ribelli Houthi hanno assicurato che continueranno ad attaccare le navi nel Mar Rosso. “Continueremo a prendere di mira le navi dirette ai porti della Palestina occupata, indipendentemente dall’aggressione statunitense-britannica per cercare di fermarci”, ha detto un funzionario Houthi all’emittente locale al-Masirah. “È una guerra aperta e” i nostri nemici “dovranno sopportare attacchi e risposte sconvolgenti, potenti e schiaccianti”, ha scritto su X il funzionario houthi Ali al-Qahoum definendo gli attacchi di questa notte una “chiara insistenza su un comportamento ostile e criminale contro lo Yemen”.
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